Edifici residenziali focus su efficienza energetica e ristrutturazione

Direttiva Case Green: la Commissione UE pubblica nuove linee guida per il recepimento

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La Commissione europea ha adottato il 30 giugno 2025 un nuovo pacchetto di linee guida operative a sostegno dell’attuazione della direttiva (UE) 2024/1275, nota come EPBD o Direttiva Case Green. Gli orientamenti servono a facilitare il recepimento da parte degli Stati membri entro maggio 2026.

Strumenti per il recepimento della direttiva

Il 30 giugno 2025 la Commissione ha adottato un pacchetto di sostegno per aiutare i paesi dell’Ue a recepire e attuare la direttiva nel diritto nazionale.

La Direttiva Case green dovrà essere recepita negli ordinamenti nazionali entro il 29 maggio 2026.

  1. Che cos’è la direttiva “Case Green” e quali obiettivi si pone?

    La direttiva “Case Green”, formalmente nota come Direttiva (UE) 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD), è una norma dell’Unione Europea finalizzata a ridurre il consumo energetico degli edifici e a contribuire alla decarbonizzazione del parco immobiliare europeo entro il 2050. Stabilisce criteri minimi di efficienza energetica, promuove la ristrutturazione degli edifici esistenti e introduce obblighi specifici per gli Stati membri.

Obiettivo 2050: decarbonizzazione

Per raggiungere l’obiettivo di un patrimonio edilizio a zero emissioni entro il 2050, la direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici è uno strumento chiave per centrare i traguardi climatici ed energetici dell’Unione. Oggi, gli edifici rappresentano la principale fonte di consumo energetico in Europa: servono grandi quantità di energia per garantirne il comfort abitativo, riscaldandoli in inverno e raffreddandoli in estate.

Circa l’85% degli edifici dell’UE è stato costruito prima del 2000 e, di questi, il 75% ha prestazioni energetiche insufficienti. Per questo, migliorare l’efficienza del patrimonio esistente è una priorità strategica: significa consumare meno energia, abbassare le spese per famiglie e imprese, e avvicinarsi all’obiettivo di un parco edilizio completamente decarbonizzato. Tuttavia, il ritmo delle ristrutturazioni energetiche è ancora troppo lento, fermo a un tasso annuo dell’1%.

Aggiornamenti normativi

Le nuove linee guida sulla direttiva, pubblicate tra il 2024 e il 2025, sostituiscono le due raccomandazioni risalenti al 2019, che fornivano indicazioni agli Stati membri in merito alla direttiva di modifica 2018/844/CE.

Già nell’ottobre 2024, la Commissione aveva diffuso un primo documento esplicativo che chiariva, in base all’articolo 17, paragrafo 15, l’obbligo di cessare – entro e non oltre il 1° gennaio 2025 – ogni forma di incentivo economico per l’installazione di nuove caldaie autonome a combustibili fossili.

Scadenze chiave per l’attuazione negli Stati membri

Come anticipato, la direttiva UE 2024/1275, EPBD dovrà essere recepita negli ordinamenti nazionali entro il 29 maggio 2026.

Riportiamo di seguito il cronoprogramma previsto per l’attuazione della direttiva:

  • 31 dicembre 2025: gli stati membri presentano i loro progetti di piani nazionali di ristrutturazione edilizia.
  • 29 maggio 2026: termine generale di recepimento della direttiva UE 2024/1275, EPBD.
  • 31 dicembre 2026: gli stati membri presentano i loro piani nazionali definitivi di ristrutturazione edilizia.

Per ulteriori informazioni leggi anche i precedenti approfondimenti di InSic:

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