Con l’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), la prospettiva normativa sul trattamento dei dati personali è profondamente cambiata. Non è più sufficiente basarsi su una semplice legittimazione giuridica: il GDPR introduce un concetto più ampio e dinamico di conformità, che richiede alle organizzazioni un approccio sistemico e continuo alla protezione dei dati. Questo articolo analizza il passaggio dalla liceità alla compliance, evidenziando le implicazioni pratiche e organizzative del nuovo modello europeo.
Nell'articolo
GDPR: la liceità del trattamento
Prima dell’entrata in vigore del GDPR, il sistema di protezione dei dati personali in molti ordinamenti, inclusa l’Italia, si concentrava principalmente sulla liceità del trattamento. Questo significava che era sufficiente accertare se un’attività di trattamento di dati personali fosse svolta in conformità a una base giuridica specifica, come un obbligo di legge.
Con l’introduzione del GDPR, il panorama normativo ha subito un profondo cambiamento.
GDPR: la conformità o compliance
Il GDPR, infatti, non si limita a richiedere che il trattamento dei dati personali sia lecito, ma impone un concetto più ampio e articolato: la conformità o compliance. Questo cambio di paradigma implica che la liceità è solo uno degli elementi di un quadro più complesso, in cui l’organizzazione deve dimostrare di rispettare una serie di principi stabiliti dall’art. 5 del GDPR, come:
- la trasparenza,
- la limitazione della finalità,
- la minimizzazione dei dati,
- la limitazione della conservazione,
- la sicurezza
- e, soprattutto, la responsabilità (accountability).
Quindi, la verifica della conformità non riguarda più solo la base giuridica del trattamento, ma coinvolge l’intera struttura organizzativa e i processi aziendali e rende quindi necessario un approccio sistemico e integrato alla protezione dei dati.
La centralità del concetto di compliance rispetto alla mera liceità
Nel contesto del GDPR, la compliance rappresenta la colonna portante del nuovo approccio alla protezione dei dati personali. Essere conformi significa che:
- ogni fase del trattamento dei dati, dall’acquisizione alla conservazione e alla condivisione, deve rispettare i principi fondamentali della protezione dei dati fissati dall’art. 5 del GDPR;
- le organizzazioni devono essere in grado di dimostrare tale rispetto in ogni momento.
La liceità, sebbene sia ancora essenziale, diventa solo uno degli aspetti di un sistema di conformità più ampio e articolato. Questo significa, ad esempio, che un trattamento di dati personali può essere formalmente lecito, perché fondato su una base giuridica adeguata, ma allo stesso tempo non conforme e quindi sanzionabile, qualora non rispetti gli altri principi del GDPR.
Così, la sola liceità non basta più a garantire la correttezza giuridica del trattamento. Occorre una gestione dei dati fondata su un approccio integrato e globale alla protezione dei dati personali, in cui ogni principio del Regolamento contribuisca a realizzare una conformità complessiva e duratura. Questo nuovo concetto di compliance implica inoltre un’attenzione costante e proattiva da parte delle organizzazioni, che devono monitorare, aggiornare e adattare continuamente le loro politiche e procedure interne per rimanere conformi. La conformità non è quindi un obiettivo statico, ma un processo continuo che richiede una vigilanza attiva e un impegno costante per rispondere alle esigenze normative e alle sfide emergenti nel trattamento dei dati personali.
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