Il ministero informa che tale Piano è stato approvato con DM 34/2013 sostituendo così il precedente che risale al 1987. Si intende così combattere queste particolari forma di inquinamento e si forniscono nuove procedure operative volte alla tutela dei litorali del mare e delle risorse biologiche sancite dalla normativa nazionale in materia di prevenzione e lotta all’inquinamento.
Il Piano è consultabile presso il sito istituzionale del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, alla pagina dedicata.
A riguardo, il ministero sul sito ufficiale, ha chiarito che il Piano è pensato per fornire un’immediata risposta a possibili sciagure – come quelle che nel passato hanno contaminato le acque italiane e il bacino del Mediterraneo, definendo le le competenze delle autorità incaricate di intervenire in caso di un incidente marino che può causare inquinamento accidentale (o deliberato), nonché le competenze della flotta antinquinamento del ministero.
Nel piano vengono individuati i diversi fattori di rischio, le tipologie di emergenza e come comportarsi attraverso situazioni operative di prevenzione dell’inquinamento e di recupero e smaltimento delle sostanze inquinanti, a seconda dei tratti di mare e di costa interessati da eventuali inquinamenti.
In tal modo il Piano diventa uno strumento per l’organizzazione del pronto intervento per la difesa del mare e il coordinamento delle operazioni di lotta agli inquinamenti accidentali e deliberati nelle acque territoriali.
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