Decreto COVID (DL n.105/21) convertito. Green Pass e colori Regioni, tutte le novità

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In Gazzetta ufficiale il TESTO del DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n. 105 convertito con Legge 16 settembre 2021 (oggi in Gazzetta). Il testo fu approvato nel Consiglio dei Ministri del 22 luglio 2021 e contiene:

– la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021

– le nuove regole per l’utilizzo del Green Pass dal 6 agosto 2021 con

i criteri per la “colorazione” delle Regioni, dal 1° agosto 2021 per la mappatura epidemiologica.

Le novità del DL 105/2021 convertito

Nel Decreto

  1. confermata la proroga della Sorveglianza sanitaria eccezionale al 31 dicembre 2021 (di cui all’Articolo 83 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77).
  2. ESTENSIONE DELLA DURATA DEL GREEN PASS da 6 a 9 mesi a far data dal completamento del ciclo vaccinale (mod. art. 9 comma 3 del DL 52/2021 -vedi tutta la normativa in materia di Green Pass);
  3. DEROGHE/ESTENSIONI ALL’ACCESSO con Green Pass in diverse attività (riportate nel DL 52/2021 – Art. 9-bis (Impiego certificazioni verdi COVID-19) modificato in sede di conversione).
    Il nuovo art. 9 bis
    • conferma l’obbligo di accesso con Green Pass in determinate attività (vedi sotto)
    • esclude l’obbligo di green pass “nei servizi di ristorazione all’interno di alberghi e altre strutture ricettive riservati esclusivamente ai clienti ivi alloggiati”;
    • sì al green pass nei centri termali, salvo che per gli accessi all’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e allo svolgimento di attività riabilitative o terapeutiche;
    • introduce l’accesso al green pass in feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose;
    • richiede il green pass in sagre e fiere locali che si svolgano all’aperto, in spazi privi di varchi di accesso: e impone obbligo di segnaletica dell’accesso solo ai possessori di green pass e l’applicazione delle sanzioni ai trasgressori e agli organizzatori.
 

Cosa prevede il Decreto 105/2021?

Il Decreto prevede:

  • A partire dal 6 agosto, restrizioni personali all’accesso ad alcune attività per chi non sia in possesso di Green Pass /test molecolare antigenico (si parla di attività di ristorazione, di pubblico spettacolo, concorsi etc – vedi lista);
  • Zone epidemiologiche: all’incidenza dei contagi si aggiungono altri parametri che condizionano la permanenza o l’ingresso in una specifica area (vedi sotto);
  • Sanzioni per gestori di attività che non facciano rispettare le regole previste dal Decreto;
  • Il Governo ha poi previsto un Fondo discoteche per i ristori alle sale da ballo (che resteranno chiuse) e ha richiesto l’elaborazione di un protocollo d’intesa del Ministero Salute con le farmacie e con le altre strutture sanitarie al fine di assicurare fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti che tengano conto dei costi di acquisto.

Green Pass: cosa cambia dal 6 agosto?

A partire dal 6 agosto prossimo, sarà possibile svolgere alcune attività solo se si è in possesso di:

  • certificazioni verdi Covid-19 (Green Pass – scopri cosa sono e come ottenerli), comprovanti l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi)
  • effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore)

Per quali attività serve il Green pass dal 6 agosto?

Questa documentazione sarà richiesta poter svolgere o accedere alle seguenti attività:

  • Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso
  • Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi
  • Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
  • Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  • Sagre e fiere, convegni e congressi;
  • Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
  • Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • Concorsi pubblici.

Zone a colori: i nuovi criteri

Dal 1° agosto i parametri delle Zone epidemiologiche di rischio Covid cambiano: l’incidenza dei contagi resta in vigore ma non sarà più il criterio guida per le colorazioni (banca, gialla, arancione, rossa) delle Regioni.

I due parametri principali saranno:

  • il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19,
  • il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19.

Quando si resta in zona bianca?

Le Regioni restano in zona bianca se:

  1. l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive
  2. qualora si verifichi un’incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive:
  3. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15 per cento;
  4. oppure
  5. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10 per cento;

Quando si passa da bianca a gialla?

È necessario che si verifichino alcune condizioni perché una Regione passi alla colorazione gialla

  1. l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento;
  2. qualora si verifichi un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona gialla se si verificano una delle due condizioni successive:
  3. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30 per cento;oppure
  4. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20 per cento;

Quando si passa da giallo ad arancione?

È necessario che si verifichi un’incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 ogni 100.000 abitanti e aver contestualmente superato i limiti di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva prevista per la zona gialla.

Quando si passa da arancione a rosso?

Una Regione è in zona rossa in presenza di un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti e se si verificano entrambe le condizioni successive

  1. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da COVID-19 è superiore al 40 per cento;
  2. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da COVID-19 è superiore 30 per cento.

Misure per lo svolgimento degli spettacoli culturali nelle diverse Zone

In zona bianca e in zona gialla

 gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che

  • sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale,
  • e l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19.

In zona bianca,

la capienza consentita non può essere

  • superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto
  • e al 25 per cento al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore a 2.500 al chiuso.

In zona gialla

  • la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata
  • e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.
  • Le attività devono svolgersi nel rispetto di linee guida adottate.

Misure per gli eventi sportivi: quali regole seguire

Il Governo detta specifiche prescrizioni  per la partecipazione del pubblico sia agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano e del Comitato italiano paralimpico.

Ciò riguarda

  • tutti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali
  • sia agli eventi e le competizioni sportivi diversi da quelli citati

In zona bianca

la capienza consentita non può essere superiore

  • al 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto
  • e al 25 per cento al chiuso.

In zona gialla

 la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque,

  • il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto
  • e a 1.000 per gli impianti al chiuso.
  • Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico.

Quali sanzioni per i gestori di attività e servizi?

I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni.

In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

Le dichiarazioni di Draghi

Nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei Ministri, Draghi ha messo in chiaro alcuni passaggi del Decreto.

Segnaliamo di seguito, gli aspetti salienti del discorso in integrale al seguente link

Il Green pass è una condizione per tenere aperte le attività

“il Green Pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche. Anche nella definizione dei parametri che c’è stata, la scelta lì era tra procedere normalmente e quindi molte Regioni sarebbero andate in giallo perché i parametri precedenti sarebbero stati superati, oppure introdurre il Green Pass, cambiare i parametri in maniera tale da tenere le Regioni in zona Bianca ma con il Green Pass”.

L’andamento della Campagna vaccinale

  • Circa due terzi degli italiani con più di 12 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino;
  • oltre la metà degli italiani ha completato il ciclo vaccinale.
  • L’obiettivo di somministrare almeno 60 milioni di dosi di vaccino entro il 20 luglio è stato superato; ad oggi sono state inoculate circa 105 dosi ogni 100 abitanti come la Germania, più di Francia e Stati Uniti.
  • Il 90% degli ultraottantenni e l’80% circa dei nostri settantenni sono completamente vaccinati.
  • La pressione sugli ospedali è fortemente diminuita: circa 1300 persone ricoverate contro le oltre 30.000 di 4 mesi fa, e circa 160 persone in terapia intensiva a fronte di 3.500 soltanto a fine marzo.
  • I decessi sono diminuiti: ieri si sono registrati, purtroppo, 21 decessi contro quasi 400 di 4 mesi fa.

Zone e cambio dei Criteri: per la colorazione per quale ragione?

Il Ministro della Salute Speranza ha spiegato e ragioni della modifica sostanziale dei parametri con i quali si assegna la colorazione delle Regioni: ora si intende considerare come parametro prevalente per il cambio di zona il tasso di ospedalizzazione.

“La ragione di questo cambio è dovuta esattamente alle motivazioni che prima venivano indicate dal Presidente Draghi. Oggi il nostro Paese, a differenza di pochi mesi fa, ha somministrato oltre 63 milioni di dosi. L’aspettativa, quindi, è che ci possa essere anche una maggiore circolazione virale senza una ricaduta sulle ospedalizzazioni forte come c’è stato nella fase precedente. Quindi è giusto che in questa fase il driver fondamentale per il cambio di zona sia esattamente costituito dalle ospedalizzazioni.

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Antonio Mazzuca

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