Debiti PA, modifiche al decreto: ora l’esame del Senato

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Il Decreto per il pagamento dei Debiti della Pubblica amministrazione alle imprese fornitrici passa al Senato dopo il via libera della Camera con 450 sì, 107 astenuti e nessun voto contrario.
Il provvedimento mette in circolo 40 miliardi di euro al fine di dare stimolo alla crescita. Le reazioni alla notizia diffusa dell’arrivo di tasse sulla cig, ha portato quindi a sostituire tale copertura con una serie di tagli all’editoria, ad alcuni misteri, all’8 per mille e alla cooperazione per lo sviluppo. Proprio la riduzione per questo ultimo capitolo ha suscitato poi proteste in ambito parlamentare e non solo, da qui la decisione di eliminare i tagli alla cooperazione con quelli ai servizi all’estero per le ambasciate.
In Commissione è stato inoltre messo a punto un ordine del giorno che impegna il Governo a rivedere le coperture al decreto e conseguentemente i tagli previsti nella prossima Legge di stabilità.

Queste le principali modifiche apportate dalla commissione Bilancio:
-PATTO DI STABILITA’ VERTICALE. Il patto di stabilità interno verticale renderà possibile la redistribuzione di spazi finanziari fra Regioni, Province e Comuni all’interno dello stesso territorio.
-AMPLIAMENTO DEL PERIMETRO DEL DECRETO. Ampliato il periodo effettivo previsto dal decreto per debiti di parte capitale che dovranno essere “maturati nel 2012 anche se ancora non accertati nel 2013”, vale a dire quelli esigibili al 31 dicembre 2012 e quelli sui quali sia stata gia’ emessa fattura.
-STOP CONGELAMENTO ENTRATE PROPRIE DEI COMUNI. Stop al congelamento delle entrate proprie per i Comuni previste invece dal testo del decreto.
-AMPLIATA PLATEA COMPENSAZIONI DEBITI/CREDITI. I debiti tributari interessati saranno quelli iscritti a ruolo fino al 31 dicembre e non sino al 30 aprile, come prevedeva il testo originale.
-COMPENSAZIONI PIU’ SEMPLICI. Le certificazioni dei debiti saranno comprensive di datazione del pagamento, elemento fondamentale per l’Agenzia delle entrate ai fini delle compensazioni, che comprenderanno anche i debiti con l’Inps.
-FASE 2 DA PROSSIMO SETTEMBRE. Sarà la prossima Legge finanziaria a determinare le modalità della ‘fase 2’ per completare il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Le operazioni prenderanno il via il prossimo settembre e non dovrebbero comprendere solamente l’emissione di nuovi titoli per trovare risorse pari a 10-20 miliardi di euro oltre ai 40 già individuati. Previsto il coinvolgimento di tutti gli operatori finanziari, compresa la Cassa depositi e prestiti.
-STOP CONGELAMENTO ENTRATE PROPRIE. Stop al congelamento delle entrate proprie per i Comuni previste invece dal testo del decreto
-PRIORITA’ AI PAGAMENTI DEI LORO DEBITI PER LE SOCIETA’ IN HOUSE. Le società in house dovranno usare i pagamenti ricevuti dagli enti locali prioritariamente per pagare a loro volta i loro debiti.
-COMUNICAZIONI AI CREDITORI ENTRO IL 30 GIUGNO. Le comunicazioni telematiche ai creditori da parte della pubblica amministrazione sull’importo e la data del pagamento devono essere inviate entro il 30 giugno prossimo e dovranno avvenire attraverso posta elettronica certificata.
-NESSUN TAGLIO SCUOLA, RICERCA ED EXPO 2015. La spesa per scuola, ricerca e per l’Expo 2015 sarà esclusa dai tagli previsti a copertura del provvedimento.
-STOP TASSA SULLE SIGARETTE ELETTRONICHE E TAGLI COOPERAZIONE. Stop alla equiparazione delle accise sulle e-cig con quelle sulle sigarette di tabacco e ai tagli alla cooperazione per lo sviluppo. Le norme erano state previste a copertura del patto di stabilità verticale.
-TAGLI A MINISTERI, EDITORIA E 8 PER MILLE. A copertura del patto di stabilità verticale sono previsti tagli nel 2014 e 2015 ai fondi dei ministeri dell’Economia, del Lavoro e degli Affari esteri e al fondo per gli interventi strutturali di politica economica; nel 2015 tagli all’editoria per oltre 17 milioni e l’utilizzo di parte della quota dello Stato dell’8 per mille.

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Redazione InSic

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