Progettazione antincendio: BIM e approccio integrato

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L’approccio integrato nella progettazione delle opere da costruzione presenta degli innegabili vantaggi che si manifestano non soltanto nella realizzazione degli edifici, in particolare di quelli complessi, ma che trova piena applicazione nella loro validazione, gestione e conduzione per tutta la durata dell’attività, fino alla fine del ciclo di vita dell’opera, ovvero alla sua dismissione e demolizione.
Nel contesto della progettazione integrata, il BIM rappresenta un processo (Modelling) che implica la generazione e la gestione di una rappresentazione digitale (Informating) delle caratteristiche fisiche e funzionali di un complesso edilizio (Building).

Progettazione antincendio verso l’approccio integrato
L’articolo di V.Vanzini (Ingegnere, funzionario del Comando VVF Bologna) “Building Information Modeling: la progettazione integrata degli edifici”, pubblicato sulla rivista Antincendio n.3/2018 ci racconta l’evoluzione della progettazione della sicurezza antincendio nel passaggio dall’approccio prescrittivo, che potremmo far coincidere con la pubblicazione del D.P.R. 29 luglio 1982 n. 577 “Approvazione del Regolamento concernente l’espletamento dei servizi antincendio”, all’approccio prestazionale introdotto in Italia con il D.M. 9 maggio 2007, “Direttive per l’attuazione dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio”.
Tale approccio, rispondente alle moderne esigenze di una progettazione maggiormente flessibile ha trovato una più ampia possibilità di applicazione nel Codice Antincendio (D.M. 3 agosto 2015), in particolare per quanto riguarda le soluzioni alternative affrontate nella sezione M “Metodi” che tratta l’applicazione della Fire Safety Engineering.
L’articolo racconta dunque il passaggio dall’approccio “lineare” all’approccio integrato dove i vari protagonisti intervenenti nel processo decisionale (il Project Manager, l’architetto, lo strutturista, l’impiantista, il costruttore, ecc.) operano in maniera sinergica e collaborano fra di loro, e necessitano di adeguati strumenti informatici di supporto alla progettazione.

Il BIM e la sua utilità
In tal senso l’autore si concentra sull’analisi delle funzionalità del più diffuso formato di scambio dati tra applicativi “BIM”, il modello IFC (Industry Foundation Classes) recepito dalla norma ISO 16739, individuando l’utilità di questo strumento. “I principali vantaggi derivanti dall’uso del BIM sono riscontrabili nell’opera intesa nel suo complesso e individuabili in una tempistica progettuale globalmente ridotta (gli oggetti vengono inseriti una sola volta), nel controllo in tempo reale (comprensione delle interferenze), nella predisposizione di varianti, nella interoperabilità, in una migliore qualità del progetto e nei costi complessivi ridotti”.



L’articolo è disponibile sul numero di Marzo della rivista Antincendio.
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Riferimenti bibliografici:
Building Information Modeling: la progettazione integrata degli edifici
Vasco Vanzini
Rivista Antincendio n.3/2018

Redazione InSic

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