Lavoratori marittimi: verso una modifica della Convenzione ILO

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La Commissione europea ha accolto con favore l’adozione di una decisione da parte del Consiglio dell’Unione europea il 26 maggio scorso, che appoggia gli emendamenti alla Convenzione sul lavoro marittimo dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), per proteggere maggiormente i lavoratori marittimi e garantire un risarcimento rapido in caso di morte o invalidità. Tali modifiche dovranno essere esaminate e adottate nella sessione di giugno 2014 della Conferenza internazionale del lavoro.

Secondo le nuove disposizioni, a bordo delle navi dovranno essere trasportati certificati o altri documenti che attestino la sussistenza di una copertura finanziaria a tutela dei marittimi che lavorano a bordo, pena il fermo della nave in porto.
La Commissione ricorda che la Convenzione sul lavoro marittimo stabilisce standard minimi di lavoro e di vita per tutti coloro che lavorano a bordo di navi battenti bandiera di paesi ratificanti.
L’Unione ha adottato numerosi strumenti legislativi per assicurare l’applicazione coerente ed efficace della Convenzione da parte degli Stati membri e l’esecuzione della Convenzione sul lavoro marittimo a tutte le navi che fanno scalo in uno dei porti dell’UE. Nel novembre 2013 la Commissione europea ha presentato una proposta per includere i lavoratori marittimi in numerose direttive di diritto del lavoro dell’UE, integrando così le norme della Convenzione.

Fra i punti della Convenzione oggetto di modifica si pone la protezione dei marittimi in caso di abbandono della nave: la Commissione stima che a partire da marzo 2014, c’erano 159 casi irrisolti di navi mercantili abbandonate, alcune risalenti al 2006. In tali casi, i lavoratori restano senza paga, spesso per diversi mesi, privi di forniture alimentari regolari, cure mediche o mezzi per tornare a casa. Le proposte di modifica riguardano proprio la fornitura di un sostegno finanziario per proteggere meglio i marittimi dalle conseguenze di abbandono nei porti.
Inoltre, le proposte di modifica indicano una serie di requisiti minimi supplementari per il sostegno finanziario al fine di garantire che i marittimi siano protetti dalle conseguenze finanziarie di malattia, infortunio o decesso a seguito della loro attività lavorativa.

Redazione InSic

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