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La sicurezza sul lavoro entra nei programmi scolastici: una proposta di legge

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Inserire le conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica: è questa la proposta di legge all’esame della Camera presentata dagli onorevoli Rizzetto, Lucaselli, Zucconi.
Non solo, saranno presenti le testimonianze delle vittime di infortunio che si affiancheranno alle nozioni di educazione civica finora previste.

Sicurezza nelle scuole all’interno dei programmi di educazione civica

La proposta intende garantire la diffusione nelle istituzioni scolastiche delle conoscenze di base del diritto del lavoro e in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso le testimonianze di vittime di infortuni sul lavoro, per contribuire a formare cittadini consapevoli dei diritti, dei doveri e delle tutele del lavoratore (art.1).

Le conoscenze di base rientreranno (art.2) nell’ambito delle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica (approvate dal decreto ministeriale n. 35 del 22 giugno 2020).

Per questo il Ministro dell’Istruzione e del merito dovrà aggiungere all’elenco di tematiche proprie dell’insegnamento dell’educazione civica anche le «conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro».

Educazione civica: le materie di studio aggiornate

Ricordiamo che l’educazione civica nelle scuole riguarda le seguenti materie

  • Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell’inno nazionale;
  • Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015;
  • educazione alla cittadinanza digitale, secondo le disposizioni dell’art. 5 della medesima legge n. 92 del 2019;
  • elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro;
  • educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari;
  • educazione alla legalità e al contrasto delle mafie;
  • educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni;
  • formazione di base in materia di protezione civile
  • (e prossimamente le conoscenze di base della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro).

Scuole e sicurezza sul lavoro: i dati sugli infortuni e l’impegno del Governo

Secondo gli ultimi dati diffusi da INAIL nel Dossier Scuola 2023 gli infortuni nei contesti scolastici nell’anno 2022 segnano:

  • 61.086 denunce, pari al 22,6% in meno rispetto al 2019 (78.877 casi) e con un incremento del 52,6% rispetto al 2021 (40.025 casi).
  • 21.441 casi, nel Nord-ovest, segue il Nord-est (16.360), il Centro (10.502), il Sud (9.075) e le Isole (3.708).
  • Lesioni: prevalenza di lussazioni, distorsioni e distrazioni, seguite da fratture, contusioni e ferite.

La sensibilizzazione al tema della salute e sicurezza nelle scuole è da tempo al centro dell’attenzione del governo Meloni. Come abbiamo visto, il Ministro Calderone nella Mozione per la Sicurezza sul Lavoro presentata al Senato nel settembre 2023 ha impegnato il Governo a

promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro in riferimento ad ogni livello di istruzione e formazione, prevedendo altresì il coinvolgimento, con apposite attività formative, delle classi docenti e l’eventuale l’introduzione di un insegnamento ad hoc.

Non solo: durante il primo Tavolo per la Sicurezza sul lavoro del 26 gennaio 2023 con i sindacati il Ministero del Lavoro si è occupato delle problematiche di sicurezza per gli studenti impegnati nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PTCO, la ex alternanza scuola-lavoro) a seguito di recenti casi di infortuni mortali con l’obiettivo di ampliare definitivamente la portata della tutela assicurativa Inail per il personale docente delle scuole di ogni ordine e grado.

Obiettivo raggiunto con il DECRETO LAVORO 2023 DL 48/2023 convertito, con modificazioni, nella legge 3 luglio 2023 n. 85, che, come abbiamo visto, oltre ad estendere la tutela assicurativa ha previsto attività preventive e di monitoraggio a tutela degli studenti impegnati nei PCTO e soprattutto un Fondo per l’indennizzo dei familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative e durante i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento per dieci milioni di euro a disposizione per il 2023 e due milioni di euro l’anno a partire dal 2024.

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