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Fondo Nuove Competenze: cos’è e come funziona – proroga per il 2023

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All’interno del Disegno di Legge di conversione del DL Milleproroghe 2023 (DECRETO-LEGGE 29 dicembre 2022, n. 198 art.22-bis) viene estesa fino alla fine del 2023, l’operatività del Fondo Nuove Competenze. Lo strumento era stato introdotto con decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020 art.88) e prevede una rimodulazione di parte dell’orario di lavoro al fine di permettere al personale la frequenza di percorsi di sviluppo delle competenze.
Come si accede al Fondo? Quali sono le risorse a disposizione, la normativa e l’ultimo Bando di finanziamento aperto.

Proroga Fondo Nuove Competenze

i contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale potranno prevedere, anche per il 2023, specifiche intese di rimodulazione di parte dell’orario di lavoro al fine di permettere al personale la frequenza di percorsi di sviluppo delle competenze, in relazione a mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa.

La spesa relativa alle ore di formazione, contributi previdenziali e assistenziali inclusi sarà a carico del Fondo Nuovo Competenze, costituito presso l’Anpal (Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro), nel limite di 230 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Nazionale SPAO.

Come accedere al Fondo Nuove Competenze?

Per accedere al contributo finanziato, oltre alla stipula degli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro è necessario procedere a inviare le domande contenenti i progetti formativi tramite la piattaforma dedicata dell’Anpal.

Cos’è il Fondo Nuove Competenze

Il Fondo Nuove Competenze è un fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19.

Permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione. Le ore di stipendio del personale in formazione sono a carico del fondo, grazie ai contributi dello Stato e del Fse – Pon Spao, gestito da Anpal.

La finalità del Fondo

La finalità del FNC è quella di agevolare l’innalzamento del livello del capitale umano, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato di lavoro, sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi, in risposta alle transizioni ecologiche e digitali
ovvero qualora emerga un bisogno di adeguamento strutturale delle competenze dei lavoratori conseguente alla sottoscrizione di accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico ovvero conseguente al ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

Cosa prevede il Fondo nuove Competenze

In base al Decreto Rilancio i contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda possono realizzare specifiche intese di rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori, con le quali parte dell’orario di lavoro viene finalizzato a percorsi formativi.

Il FNC rimborsa il costo delle ore di lavoro rimodulate destinate alla frequenza di percorsi di sviluppo delle competenze.

Percorsi formativi del Fondo Nuove Competenze: soggetti coinvolti

Alla realizzazione degli interventi formativi possono partecipare, previa intesa in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano:

  • i Programmi Operativi Nazionali e Regionali di Fondo Sociale Europeo,
  • i Fondi Paritetici Interprofessionali (articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388)
  • il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori (art. 12 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 destinandovi una quota delle risorse disponibili nell’ambito dei rispettivi bilanci.

Dove è costituito il Fondo?

Il Fondo è costituito presso l’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), nel limite di 230 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Nazionale SPAO fu incrementato poi di ulteriori 200 milioni di euro per l’anno 2020 e di ulteriori 300 milioni di euro per l’anno 2021.

Fondo Nuove Competenze: la normativa

Il Fondo è stato disciplinato con

Nuove Competenze: l’Avviso Pubblico 2022

Nel 2022 è stato approvato l’Avviso pubblico Fondo nuove competenze 2022 approvato con D.C.S. n. 320 del 10.11.2022

L’Avviso è aperto alle istanze di ammissione a contributo entro il 28 febbraio 2023.

  1. Chi può partecipare al Fondo Nuove Competenze?

    Il datore di lavoro può presentare una singola istanza con un unico progetto formativo

  2. Chi può accedere al Fondo Nuove Competenze?

    Possono presentare istanza di ammissione ai contributi previsti dal FNC tutti i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica di cui al decreto legislativo n. 175 del 2016, che abbiano sottoscritto entro il 31 dicembre 2022 accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle professionalità dei lavoratori negli ambiti indicati al par. 6 dell’Avviso, da realizzarsi anche nel corso dell’annualità 2023 secondo i termini fissati nel medesimo par. 6.

  3. Fondo Nuove Competenze: le coperture

    Il FNC opera a copertura degli oneri connessi al finanziamento delle intese di rimodulazione dell’orario di lavoro, di cui al citato art. 88, co.1, del decreto-legge n.34 del 2020, sottoscritte entro il 31 dicembre 2022, così come previsto dal decreto interministeriale del 22 settembre 2022.

  4. Quando svolgere i precorsi formativi finanziati del Fondo Nuove Competenze?

    Le attività formative e la relativa rendicontazione, salvo diversa indicazione da parte di ANPAL, dovranno concludersi, a pena di inammissibilità del contributo, entro e non oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza.

Redazione InSic

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