Le Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai Pompieri

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a cura della Redazione Insic

La rubrica “Quaderni pompieristici”, pubblicata sul numero di settembre della rivista Antincendio, ci racconta della nascita delle società di mutuo soccorso

Quando nascono le società di mutuo soccorso?

Le società di mutuo soccorso hanno avuto origine nel 1848, grazie all’emanazione dello “Statuto Albertino”, che dopo secoli di potere autoritario esercitato dai vari governi sabaudi sulle popolazioni, concesse importanti diritti di carattere sociale, associativo e religioso. Ci vollero i violenti moti rivoluzionari del 1848 per ottenerle.

Le libertà individuali e le garanzie sociali

Le popolazioni europee avevano fame di libertà e i governi autoritari non volevano intaccare i favolosi privilegi fino ad allora goduti. Faticavano, o non volevano, concedere aperture verso modelli dove venivano posti al centro dei programmi le libertà individuali e maggiori garanzie sociali. Tuttavia sulla spinta rivoluzionaria di molte popolazioni in Europa, vennero accordate, obtorto collo alcune fondamentali concessioni.

L’Associazione Generale fra gli Operai

Poco tempo dopo, siamo sempre nel 1848, a Pinerolo nasce la prima associazione tra lavoratori con il nome di «Associazione Generale fra gli Operai». Fu la prima in assoluto nell’Italia pre-unitaria. Da allora fu un fiorire di società di mutuo soccorso. In meno di mezzo secolo furono circa 1.400 in Italia.

Le Società di Mutuo Soccorso fra Operai Pompieri

I pompieri non rimasero indifferenti al nuovo e rivoluzionario modo di essere uniti e solidali. Nacquero così le «Società di Mutuo Soccorso fra Operai Pompieri». Il loro status di lavoratori era quello di un operaio e pertanto fu un fatto del tutto naturale riconoscersi sotto un’unica organizzazione preposta alla solidarietà e all’aiuto reciproco.

Le condizioni di vita dei civici pompieri

Così un po’ ovunque nei vari corpi comunali presero forma queste nuove strutture, poiché anche i pompieri soffrivano della medesima carenza o addirittura assenza di una benché minima forma di assistenza sanitaria. Le condizioni di vita dei civici pompieri a tutti gli anni ’30 del 1900, non erano dissimili da quelle dei comuni operai, l’unica differenza era data dal non lavorare in fabbrica, ma la loro qualifica lavorativa era simile ad un operaio di un qualunque opificio dell’epoca.

Un bel racconto e belle immagini che narrano una storia che ancora oggi vive seppur con diverse denominazioni.

Si rimanda al pdf allegato per l’approfondimento completo.

Redazione InSic

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