Imprese di costruzione: triplica il fatturato all’estero

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Riportiamo i dati pubblicati dall’Ance e contenuti nel Rapporto 2013 sulla presenza delle imprese di costruzione italiane nel Mondo, presentato il 1 ottobre al Ministero degli esteri: nel periodo 2004-2012, l’estero è cresciuto del 196,2%, con una media annua del 14,5%.


Nel 2012 il fatturato estero si è attestato a oltre 8,7 miliardi di Euro, registrando una crescita sensibile rispetto all’anno precedente dell’11,4%. Nel periodo 2004-2012, l’estero è cresciuto del 196,2%, con una media annua del 14,5%.
Dall’analisi del portafoglio lavori, risulta che le imprese italiane sono presenti in 88 Paesi, 9 dei quali del tutto nuovi, con commesse del valore complessivo di oltre 60 miliardi di Euro.
Le imprese italiane, grazie ad un elevato livello di know how tecnologico, sono riuscite a conquistare mercati difficili e competitivi e non più solo, come qualche anno, nei Pasi emergenti. Basti pensare a Stati Uniti, Australia e Canada.
Il dato positivo riguarda anche le nuove commesse, che nel 2012 hanno raggiunto quota 12 miliardi di Euro, compensando la crisi del settore nel nostro Paese. I dati mostrano come tra i primi 10 mercati ove sono localizzate le nuove commesse, ben 4 appartengono all’OCSE (Stati Uniti, Grecia, Cile e Messico) ed un altro fa parte dei BRIC (Russia).
Il Rapporto evidenzia inoltre come anche le concessioni continuano a crescere sia in valore che per distribuzione geografica. Su concessioni internazionali del valore complessivo di 63 miliardi di Euro, circa 18 miliardi di Euro, sono di diretta spettanza delle imprese di costruzione italiane, che hanno creato delle solide partnership con i più grandi player internazionali del settore e con le più importanti Istituzioni finanziarie mondiali (fondi e banche d’investimento).
Sono risultati incredibili”, ha affermato il Presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, il quale ha sottolineato che la componente estera supera ormai da qualche anno il fatturato del mercato domestico, sempre più debole. L’ottima sinergia Ance-Farnesina si inserisce in un modello di collaborazione che vede un diplomatico, il Min. Plen. Massimo Rustico, distaccato presso l’Ance, con risultati eccellenti nelle relazioni sistemiche necessarie per competere nel mercato globale.
La ripartizione geografica delle commesse evidenzia che il Sud America, anche per il 2012, rappresenta il primo mercato per le imprese italiane, nonostante la propria quota (28%) diminuisca rispetto allo scorso anno (32%). A seguire ci sono Europa extra-Ue (13,5%), Africa Sub-Sahariana (12,8%), Unione europea (11,4%)e Nord Africa (10,4%).
Il Viceministro Carlo Calenda, ha sottolineato come il settore abbia dimostrato di aver colto in questi anni le sfide delle globalizzazione. Le imprese italiane di costruzione investono e si radicano sui mercati esteri, con una presenza anche di lungo periodo, dimostrando elevata dinamicità, affrontando sfide impegnative dal punto di vista tecnico, organizzativo ed economico, in un contesto di grandissima competizione.
Nelle sue conclusioni, il Viceministro Marta Dassù, rinnovando l’impegno del suo Dicastero, a continuare con la propria Rete diplomatica e consolare a sostenere le imprese italiane che sempre di più si affacciano sui mercati esteri, sottolinea che il Ministero degli Affari Esteri, con la sua solidità garantirà nel contempo chi decide di investire nel nostro Paese.

Il Rapporto 2013 è scaricabile al seguente Link

Redazione InSic

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