Diagnosi energetiche nel settore industriale: linee guida ENEA

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Dall’ 11 Maggio 2017 sono disponibili sul sito di ENEA le Linee Guida Ufficiali di ENEA per il monitoraggio delle Diagnosi energetiche nel settore industriale.
Il documento non assume carattere vincolante ma ha lo scopo di fornire indicazioni sulle modalità per lo svolgimento del piano di monitoraggio a supporto delle diagnosi energetiche previste all’art. 8 del d.lgs. 102/2014, in osservanza dell’articolo suddetto e dell’Allegato II dello stesso decreto legislativo.

I criteri generali delle Diagnosi sono definiti nell’Allegato II al D.lgs. 102/2014 e nelle norme UNI 16247 1-4.
L’obbligo di eseguire le diagnosi energetiche è previsto all’articolo 8 dell’Allegato II del d.lgs. 102/2014, ma il MISE spiega che già nei CHIARIMENTI IN MATERIA DI DIAGNOSI ENERGETICA NELLE IMPRESE del novembre 2016 sono state indicazioni a riguardo.
In particolare si è chiarito quali sono i requisiti minimi che la diagnosi energetica deve rispettare ai fini dell’adempimento dell’obbligo.
L’azienda viene suddivisa in aree funzionali, speigava allora il GSE, qualora non siano disponibili misure a mezzo di contatori dedicati, per la prima diagnosi, il calcolo dei dati energetici di ciascuna unità funzionale viene ricavato dai dati disponibili
E con riferimento all’Allegato II dello stesso documento si prevede: “Una volta definito l’insieme delle aree funzionali e determinato il peso energetico di ognuna di esse a mezzo di valutazioni progettuali e strumentali, si dovrà definire l’implementazione del piano di monitoraggio permanente in modo sia da tener sotto controllo continuo i dati significativi del contesto aziendale, che per acquisire informazioni utili al processo gestionale e dare il giusto peso energetico allo specifico prodotto realizzato o al servizio erogato.”
Pertanto, nelle diagnosi successive alla prima per le aree funzionali devono esserci contatori dedicati, ovvero non tanto un sistema di monitoraggio completo ad esse dedicate ma una “strategia di monitoraggio” che, attraverso un’opportuna copertura di sistemi di strumentazione, di controllo e di gestione, faccia in modo che i parametri energetici ad esse relativi possano avere un’affidabilità crescente con la progressiva implementazione di detti sistemi.
GSE suggerire un percorso che ha lo scopo di ottenere risultati confrontabili all’interno dei vari settori produttivi i che permettano analisi e valutazioni affidabili.
La definizione del grado di copertura mediante misura dei parametri che contribuiscono alla definizione degli indici di prestazione energetica è una delle necessarie premesse alla loro affidabilità. In base a quanto sopra si vuole indicare un grado di copertura mediante misure al fine di ottenere risultati derivanti dalle diagnosi che aumentino l’attendibilità degli indici attualmente in valutazione e permettano di individuarne degli altri, attualmente non definibili con sufficiente approssimazione.
ENEA sta attualmente svolgendo con le associazioni del mondo produttivo una ridefinizione della reportistica condivisa utile ad una migliore comprensione delle prestazioni energetiche del sistema produttivo nazionale.

Redazione InSic

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