Nel pieno della trasformazione digitale, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha presentato la Relazione sull’attività 2024, tracciando un bilancio denso di sfide complesse e interventi incisivi. Il documento restituisce un quadro di impegno su più fronti: dalle tecnologie emergenti all’intelligenza artificiale, dalla sanità digitale alla tutela dei minori e dei lavoratori.
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Relazione 2024: intelligenza Artificiale al centro del dibattito
Il 2024 ha segnato una svolta nella regolazione dell’intelligenza artificiale. L’istruttoria conclusa su ChatGPT, con una sanzione da 15 milioni di euro e l’obbligo di informare correttamente gli utenti, è solo uno dei segnali del crescente controllo dell’Autorità su un settore in forte espansione. Altrettanto significativa l’attenzione posta su fenomeni come il web scraping per l’addestramento degli algoritmi e il progetto Worldcoin, basato sulla scansione dell’iride in cambio di criptovalute. Il Garante ha ribadito la necessità di un bilanciamento tra innovazione e diritti, anche attraverso l’attività internazionale: centrale il G7 Privacy tenutosi a Roma, con focus sulla governance dell’IA.
Minori, sharenting e cyberbullismo: proteggere i più vulnerabili
L’attenzione ai soggetti più fragili si è tradotta in iniziative concrete: campagne contro lo sharenting, vigilanza sull’età minima per accedere ai social e 823 segnalazioni di revenge porn trattate tempestivamente. Il fenomeno del deep fake è emerso come nuova frontiera di rischio.
Sanità e PA digitale sotto la lente
Due pareri fondamentali hanno riguardato l’Ecosistema dei dati sanitari e la piattaforma nazionale di telemedicina. Il Garante ha chiesto che l’uso dell’IA in sanità avvenga nel rispetto del GDPR e delle linee guida europee. Sul fronte della Pubblica Amministrazione, l’Autorità ha monitorato i principali sistemi informativi, dal SIISL all’Anagrafe dell’istruzione, chiedendo maggiore attenzione alla diffusione illecita di dati.
Relazione 2024: sanzioni, ispezioni e numeri dell’attività
Nel 2024 sono stati adottati 835 provvedimenti, di cui 468 correttivi e sanzionatori. Le sanzioni riscosse hanno superato i 24 milioni di euro. Notificati 2204 data breach, quasi un quarto dei quali nel settore pubblico. Le ispezioni effettuate sono state 130, supportate dalla Guardia di finanza. L’azione repressiva si è concentrata anche su telemarketing selvaggio, con pesanti sanzioni e l’approvazione del primo Codice di condotta per il settore.
La dimensione internazionale e l’Europa della privacy
Il 2024 ha visto un ruolo sempre più centrale dell’Italia nella governance globale della privacy. Oltre 280 riunioni internazionali, la Tavola rotonda delle Autorità del G7, la partecipazione al Comitato europeo per la protezione dei dati, e l’avvio della “Convenzione-quadro sull’intelligenza artificiale” confermano la proiezione esterna del Garante, in un contesto europeo sempre più attento alla convergenza tra libertà fondamentali e tecnologie.
La Relazione 2024 fotografa un’Italia sempre più digitale ma anche più consapevole: il diritto alla protezione dei dati si conferma come fondamento imprescindibile della cittadinanza nell’era dell’intelligenza artificiale.
Consulta la relazione 2024 sul sito del Garante Privacy
RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ 2024
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