Terre e rocce da scavo

Da SNPA la Linea Guida 2023 su terre e rocce da scavo con amianto

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Evidenze scientifiche riportano la pericolosità di fibre asbestiformi non normate dal testo unico di Sicurezza. Lo riporta SNPA nella nuova “Linea guida operativa per lo scavo, la movimentazione e il trasporto delle terre e rocce da scavo con amianto naturale

Il Documento le mette in luce in uno specifico allegato (allegato 2) e regola la gestione degli interventi in zone interessate dalle cd. “Pietre verdi” o da materiali fibrosi naturali. L’obiettivo della Guida è assicurare l’armonizzazione, l’efficacia, l’efficienza e l’omogeneità dei sistemi di controllo e della loro gestione nel territorio nazionale.

Ricordiamo che nel 2019 SNPA ha redatto unaLinea guida sull’applicazione della disciplina per l’utilizzo delle terre e rocce da scavo approvata con Delibera n.54/2019, liberamente scaricabile dal portale ufficiale (vedi i contenuti su InSic) .

Di cosa tratta la Linea guida SNPA 2023 per lo scavo, la movimentazione e il trasporto delle terre e rocce da scavo con amianto naturale

La Linea guida operativa di SNPA per lo scavo, la movimentazione e il trasporto delle terre e rocce da scavo è stata redatta dal Sottogruppo operativo “SO VI/03-01 – Amianto”, che  opera come articolazione del Gruppo di lavoro  “GdL VI/03 – Contaminazione ambientale” del “TIC VI – Omogeneizzazione tecnica” del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.

Disponibile solo online, fornisce indicazioni tecniche per la gestione degli interventi in zone interessate dalla presenza di formazioni ofiolitiche (c.d. “Pietre verdi”) o comunque interessate dalla presenza di materiali fibrosi naturali. Si tratta delle migliori pratiche a livello nazionale e internazionale e dalle esperienze delle agenzie di protezione ambientale più impegnate in tale ambito.

Il Documento riporta l’analisi della normativa (Comunitaria, nazionale, regionale e locale) applicabile alle attività con terre rocce contenenti amianto, si sofferma sul rischio sanitario dell’amianto, parla anche della Mappatura dell’amianto naturale e sulla fase realizzativa degli Scavi, chiudendo con la determinazione dell’amianto in aria e nelle terre e rocce.

Amianto e fibre asbestiformi non normate: un Allegato SNPA le riporta tutte

La Guida SNPA risponde principalmente ad una criticità normativa del Testo unico di Sicurezza, D.Lgs. n.81/2008 che all’art.247 classifica come ‘amianti’ sei specifici minerali (crisotilo, crocidolite, grunerite di amianto, antofillite di amianto, tremolite di amianto e actinolite di amianto), che hanno avuto relativo maggiore impiego e diffusione per gli usi industriali.

Tuttavia, spiega SNPA esistono ormai evidenze scientifiche della pericolosità di fibre asbestiformi non normate, che talora costituiscono varietà fibrose di minerali normalmente con abito non fibroso (es. antigorite, fluoroedenite, erionite, balangeroite, carlosturanite, attapulgite o palygorskite, diopside, più raramente olivina, ticlinohumite e brucite), non rientranti nell’elenco della norma, ma aventi analogo potenziale patogeno.

Sempre l’Istituto spiega che alcune di queste sono state  classificate come cancerogene (Gruppo 1 – Agenti sicuramente cancerogeni per l’uomo) dallo IARC: l’erionite nel 2012 e la fluoroedenite nel 2017.

La Linea guida contiene, dunque, un allegato relativo alle fibre non normate, anche se ancora  non soggette ai vincoli normativi delle disposizioni  vigenti, che può suggerire modalità di gestione volontarie improntate al principio di precauzione.

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