Dal Consiglio dei Ministri i prossimi decreti ambientali in arrivo

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Durante il Consiglio dei Ministri del 10 luglio oltre all’annunciato riordino del settore terziario, sono stati approvati alcuni provvedimenti in materia ambientale: in particolare è stato annunciata l’approvazione del decreto di attuazione della direttiva europea sul tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo; altre previsioni riguardano poi i commissariamenti straordinari (fra cui l’Ilva) e il riordino del Ministero dell’Ambiente.

Zolfo nei combustibili

Il Consiglio dei Ministri del 10 luglio ha approvato il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2012/33/UE (che modifica la direttiva 1999/32/CE) relativa al tenore di zolfo dei combustibili.
Il testo, introduce, in via generale, con riferimento ai combustibili marittimi usati nelle acque territoriali, nelle zone economiche esclusive e nelle zone di protezione ecologica, un limite massimo di tenore di zolfo pari al 3,5%, fatti salvi i limiti più severi previsti per specifiche fattispecie. Tale limite generale è destinato a ridursi, dal 1° gennaio 2020 allo 0.5%.
Lo scema di decreto legislativo era stato approvato nel CdM del 15 aprile scorso e, nelle intenzioni governative, il provvedimento dovrà migliorare la qualità e l’efficacia dei controlli, con una più precisa definizione delle procedure e delle responsabilità dei soggetti controllori e dei soggetti controllati.

Commissariamenti

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e dei Ministri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, un decreto legge recante misure urgenti per la realizzazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria per le imprese sottoposte a commissariamento straordinario.
Attraverso il decreto, il Governo vuole precisare i tempi per l’attuazione dell’autorizzazione integrata ambientale e del Piano ambientale dell’Ilva:
-entro il 31 luglio la prima tranche di adempimenti scadenti a quella data, nella misura minima dell’ottanta per cento;
-entro il 5 agosto 2016 dovranno essere completati gli interventi ambientali
-entro la fine del 2015 una relazione sullo stato di attuazione del piano ambientale da parte del ministero Ambiente
-entro l’8 marzo 2016 l’applicazione della decisione della Commissione 2012/135/Ue del 28 febbraio 2012, relativa alle migliori tecniche disponibili (BAT).

Il decreto aggiornerà le tempistiche della messa fuori produzione della Batteria 11 e dell’Altoforno 5 dello stabilimento tarantino, attualmente ancora fermi, al fine di garantire la continuità produttiva nel rispetto della normativa ambientale.
Infine si prevede che, a prescindere dai piani industriale e di tutela sanitaria ed ambientale, l’impresa commissariata possa contrarre finanziamenti, prededucibili a norma dell’articolo 111 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, ma tale prededucibilità è ammessa solo qualora i predetti finanziamenti siano funzionali all’attuazione del piano ambientale ovvero alla continuazione dell’esercizio dell’impresa e alla gestione del relativo patrimonio ed è subordinata all’attestazione del Ministro dell’Ambiente.

Riorganizzazione del Ministero dell’Ambiente

Un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri riorganizzerà il Ministero dell’Ambiente e l’Organismo indipendente di valutazione e degli uffici di diretta collaborazione; interverrà sui seguenti organi: Segretariato Generale, Direzioni (cui saranno attribuite l‘attività di “informazione, formazione ed educazione ambientale”, uffici di diretta collaborazione e OIV (Organismo indipendente di valutazione della performance), con l’obiettivo di garantire la massima efficienza delle strutture e un sempre più stretto coordinamento con le politiche ambientali europee.

Redazione InSic

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