In Gazzetta ufficiale il comunicato che annuncia la pubblicazione della delibera 508 26 giugno 2023 della Regione Lombardia, che individua il primo elenco di comuni lombardi ricadenti in aree prioritarie a rischio radon.
L’atto anticipa il Piano Nazionale d’Azione per il Radon, previsto dall’articolo 11, comma 3, del d.lgs. 101 del 31 luglio 2020 (decreto RADIAZIONI IONIZZANTI) e dell’articolo 66 septiesdecies, comma 4) della legge regionale 33/2022.
Cosa prevede questa delibera? Quali sono le aree a rischio Radon e quali misure di prevenzione suggerisce la Regione Lombardia?
Nell'articolo
Cosa prevede la Delibera 508/2023 – rischio Radon in Lombardia
La Delibera in sintesi prevede:
- Individuazione del primo elenco di comuni lombardi ricadenti in aree prioritarie a rischio radon.
- Avvio di campagne informative e di sensibilizzazione sulle aree prioritarie a rischio radon tramite i Dipartimenti di Prevenzione e Igiene Sanitaria delle ATS.
- Attuazione di misure di prevenzione nelle aree prioritarie a rischio radon.
- programmare nuove campagne di misurazioni a cura di ARPA Lombardia, d’intesa con la DG Welfare ed in collaborazione con le ATS
Aree a rischio radon in Lombardia: l’individuazione con la Delibera 508/2023
La Delibera della Regione Lombardia contiene due allegati fondamentali: nell’Allegato 1 approva la relazione di ARPA Lombardia “Prima individuazione delle aree prioritarie in Lombardia”.
Nell’Allegato 2 individua 90 comuni lombardi che ricadono in aree prioritarie a rischio radon. In queste aree, la stima della percentuale di edifici situati al piano terra che superano i 300 Bq/m3, in termini di concentrazione media annua di attività di radon, è superiore al 15%.
La delibera prevede inoltre che la Regione Lombardia avvii campagne informative e di sensibilizzazione sulle aree prioritarie a rischio radon, per informare i cittadini dei rischi e delle misure di prevenzione.
La Prevenzione dal rischio Radon
Il radon è un gas radioattivo inodore e incolore che si forma naturalmente nel sottosuolo. Può entrare negli edifici attraverso fessure e crepe nel terreno, e può rappresentare un rischio per la salute umana se si concentra in concentrazioni elevate.
Le principali misure di prevenzione dal rischio Radon sono:
- Misure di ventilazione: la ventilazione degli edifici è la misura più efficace per ridurre la concentrazione di radon negli ambienti interni.
- Misure di bonifica: la bonifica degli edifici è necessaria nei casi in cui la concentrazione di radon è molto elevata e non si può ridurre in modo sufficiente con la ventilazione.
- Misure di ingegneria: le misure di ingegneria, come la realizzazione di barriere radon, possono essere utilizzate per ridurre la concentrazione di radon in alcuni casi specifici.
Radon e misurazioni: parola all’esperto – intervista a Daniele Marmigi – consulente HSE
Abbiamo chiesto a Daniele Marmigi, consulente HSE di Istituto Informa, cosa devono fare le imprese i cui luoghi di lavoro si trovino in semisotteranei e piano terra. Perchè il Radon è pericoloso? Cosa dice la normativa e quando conviene apprestare tali misurazioni?
Leggi l’Intervista completa su inSic
Per avere maggiori dettagli ed una consulenza in materia di radon (e non solo), scrivere alla divisione Consulenze di Istituto informa: consulenze@istitutoinforma.it
Radon: come finanziare le misure di prevenzione?
Più di recente, gli articoli 7 e 8 del TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 13 giugno 2023, n. 69 (convertito con Legge 10 agosto 2023, n. 103), hanno istituito due Fondi presso il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per finanziare i programmi specifici di misurazione della concentrazione media annua di attività di radon in aria e negli ambienti chiusi, da parte delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano.
Radon: la normativa di riferimento
In vigore dal 27 agosto 2020 il DECRETO LEGISLATIVO 31 luglio 2020, n. 101 “Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
Prevede l’adozione di un nuovo “Piano nazionale radon” che, “sulla base di quanto già attuato in Italia e tenendo conto delle altre esperienze di pianificazione in materia, anche realizzate da Stati esteri”, recepisca le disposizioni della direttiva 2013/59/Euratom.
Successivamente, il DECRETO LEGISLATIVO 25 novembre 2022, n. 203, correttivo al DECRETO RADIAZIONI IONIZZANTI, ha recepito specifiche osservazioni formulate dalla Commissione europea e risolto situazioni di criticità che si sono verificate nella prima fase di attuazione della normativa.
PER APPROFONDIRE – Radon e radiazioni ionizzanti: libri e corsi di formazione
InSic suggerisce dal catalogo di libri di salute e sicurezza di EPC Editore:
Il rischio RADON negli ambienti di vita e di lavoro
Guida pratica alla misurazione e agli interventi di prevenzione e riduzione alla luce del nuovo D.Lgs. 31 luglio 2020, n. 101
Confessore Lucio, Ferraro Pietro
Libro
Edizione: settembre 2020
Pagine: 192
Formato: 150×210 mm
All’interno dei corsi di Salute e Sicurezza dell’istituto informa segnaliamo:
CORSO DI FORMAZIONE – La gestione del rischio da radiazioni ionizzanti
Il ruolo dell’Esperto di Radioprotezione e del RSPP dopo le modifiche introdotte dal D. Lgs. 203/2022
Valido come aggiornamento per RSPP, ASPP, Datori di lavoro, Dirigenti, Preposti e Coordinatori progettazione ed esecuzione lavori (D. Lgs. 81/08 e s.m.i.)
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Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
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