Gestione dei fanghi di depurazione per la prevenzione della diffusione del virus SARS-CoV-2

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L’approfondimento, realizzato dal Gruppo di Lavoro ISS Ambiente – Rifiuti, descrive le modalità operative per la gestione dei fanghi di depurazione, dal recupero al trattamento, smaltimento o riutilizzo, al fine di garantire la sicurezza e la prevenzione nella diffusione del Coronavirus e della trasmissione dell’infezione.

Vengono quindi fornite raccomandazioni relative alle modalità di smaltimento dei fanghi trattati, nel rispetto delle prescrizioni normative di riferimento e limitatamente alle circostanze contingenti di emergenza della pandemia COVID-19 in corso.

Destinatari
Destinatari del documento sono i gestori del servizio idrico integrato, inclusi gli operatori degli impianti di depurazione, le autorità ambientali e sanitarie che a livello nazionale, regionale e locale (province, comuni e altri enti territoriali) sono preposte alla tutela della salute e alla salvaguardia ambientale e sono coinvolte nella prevenzione e gestione di rischi correlati alla contaminazione delle acque.

Scenario di rischio
Lo scenario di rischio considerato si riferisce al possibile rilascio da soggetti con COVID-19 di escreti liquidi e solidi che, trasferiti alla fognatura attraverso gli scarichi idrici di ambienti domestici e produttivi sono collettati con le acque reflue; queste ultime vengono trattate in impianti di depurazione generando, quali materiali di risulta, fanghi che, sottoposti a trattamenti di diversa natura, potrebbero causare esposizione professionale o generale a SARS-CoV-2 in funzione delle destinazioni d’uso.

Ambienti domestici e luoghi di lavoro
L’origine delle acque reflue potenzialmente infette è riferita ad ambienti domestici e luoghi di lavoro; per tutti gli scarichi provenienti da complessi ospedalieri, case di cura, ambulatori, laboratori di analisi mediche e simili, con particolare riferimento ad ospedali specializzati per malattie infettive ed ai reparti infettivi degli ospedali generali esiste l’obbligo di disinfezione prima dell’immissione in fognatura.

Analisi delle evidenze
Non risultano in letteratura, anche in forma di rapporti o opinion papers3, linee guida o valutazioni di rischio specifiche per il virus SARS-CoV-2 in relazione a fanghi di depurazione. È stata comunque di recente diffusa dall’OMS una nota informativa sui rischi da coronavirus nelle acque, incluse le acque reflue di cui i fanghi sono i materiali di risulta.

Il documento esamina infine il rischio di trasmissione dell’infezione negli impianti di compostaggio, di incenerimento e digestione anaerobica e fornisce indicazioni circa lo smaltimento in discarica e il riutilizzo in agricoltura

Scarica il documento
Gruppo di Lavoro ISS Ambiente-Rifiuti COVID-19. Indicazioni ad interim sulla gestione dei fanghi di depurazione per la prevenzione della diffusione del virus SARS-CoV-2. Versione del 3 aprile 2020.
Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 9/2020).

Redazione InSic

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