Uno strumento innovativo per l'analisi e la valutazione del rischio molestie e violenza sul lavoro

Violenza e molestie sul lavoro: uno strumento per l’analisi e la valutazione del rischio

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Ad oggi non c’è un metodo riconosciuto nel panorama italiano per la valutazione dei rischi violenza e molestie, ma sono molte le proposte che convergono su alcuni punti comuni.

In attesa di una linea-guida nazionale, presentiamo una proposta adatta a PMI e grandi imprese: lo strumento QUE.RI.MO.VI. è un questionario strutturato che consente di rilevare i pericoli e valutare il rischio, considerando gli episodi accaduti e valorizzando le misure di prevenzione e protezione messe in campo dall’Organizzazione.

  1. Molestie e violenza sul lavoro: normativa di riferimento
  2. Come valutare il rischio violenza e molestie sul lavoro?
    • Violenza e molestie: alcune definizioni
      • Legge n. 4/2021
      • Accordo Quadro del 25 gennaio 2016
      • UNI ISO 45003:2021
  3. Il processo di valutazione del rischio
    • Lo strumento di rilevazione: il QUE.RI.MO.VI.
      • Caratteristiche del personale
      • Eventi sentinella
      • Fattori di rischio esterni – condizioni di lavoro
      • Fattori di rischio interni – contesto del lavoro
      • Fattori di attenuazione – misure di prevenzione
  4. Identificazione del livello di rischio
    • La determinazione del punteggio
    • Le azioni da intraprendere in base al livello di rischio
  5. Valutazione preliminare e analisi approfondita
  6. Lo scopo fondamentale della valutazione
  7. Considerazioni conclusive
  8. Credits
  9. Approfondimenti e temi correlati
    • Molestie e violenza sul lavoro: un bilancio a quattro anni dalla ratifica della Convenzione ILO n.190
    • Violenza contro le donne sul luogo di lavoro: i dati aggiornati e gli strumenti di tutela
    • Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari: dati, cause e prevenzione

Molestie e violenza sul lavoro: normativa di riferimento

Sul tema della prevenzione e gestione delle molestie e della violenza nei luoghi di lavoro già nel 2007 le parti sociali europee avevano emanato un Accordo Quadro che forniva le prime linee-guida su definizioni, contesti, valutazione e misure di prevenzione, recepito in Italia solo in parte, nell’Accordo Quadro di Confindustria – CGIL- CISL-UIL del 2016.

Nel settore sanitario il tema delle violenze intese come aggressioni da parte di utenti e familiari è particolarmente sentito. Nel 2020, in piena pandemia, è stata approvata la legge 113/2020 “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni” che introduce maggiori tutele per la prevenzione delle molestie e violenze, per gli operatori della sanità.

Va comunque precisato che il rischio aggressioni da fonte esterna già era considerato nei DVR anche di altri settori, come ad esempio trasporti, portavalori, personale di front office in Organizzazioni a contatto con particolari tipologie di pubblico, ecc.

Il tema delle molestie, invece, è stato preso in considerazione soprattutto a partire dal 2022, prima dalle organizzazioni più sensibili, e poi anche da quelle che - seguendo le indicazioni per ottenere la certificazione per la parità di genere (UNI PdR 125:2022) - si sono impegnate a valutare il rischio molestie e violenze, azione prevista dalle Linee Guida per la certificazione.

Da ottobre 2022, la legge n. 4 del 15 gennaio 2021, che recepisce la convenzione 190/2019 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), include violenza e molestie nella gestione della salute e della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro.

La legge 4/2021 richiede ai datori di lavoro di: “intraprendere misure adeguate e proporzionate al rispettivo livello di controllo in materia di prevenzione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro, ivi compresi la violenza e le molestie di genere, e in particolare, nella misura in cui sia ragionevolmente fattibile, attraverso quanto segue:

  • l’adozione e l’attuazione, in consultazione con i lavoratori e i loro rappresentanti, di una politica in materia di violenza e di molestie nei luoghi di lavoro;
  • l’inclusione della violenza e delle molestie, come pure dei rischi psicosociali correlati, nella gestione della salute e della sicurezza sul lavoro;
  • l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi relativi alla violenza e alle molestie, con la partecipazione dei lavoratori e dei rispettivi rappresentanti, e l’adozione di misure per prevenirli e tenerli sotto controllo;
  • l’erogazione di informazioni e formazione ai lavoratori e ad altri soggetti interessati, in modalità accessibili a seconda dei casi, in merito ai pericoli e ai rischi identificati di violenza e di molestie e alle relative misure di prevenzione e di protezione, ivi compresi i diritti e le responsabilità dei lavoratori e di altri soggetti interessati in relazione alle politiche di cui al comma a) del presente articolo.”

La Convenzione ILO prevede siano emanati decreti che specifichino modalità di valutazione dei rischi violenza e molestie, che ad oggi in Italia non sono ancora stati pubblicati.

Va però ricordato che il D.Lgs 81/08 prevede di valutare tutti i rischi per la salute e sicurezza e di adottare le opportune misure di prevenzione e protezione. In caso di accadimenti connessi a violenza o molestie di origine interna o esterna il Datore di Lavoro quindi è tenuto a dimostrare di avere messo in campo le azioni di valutazione e prevenzione opportune per gestire il rischio, eliminarlo, ridurlo o mitigarlo.

Una valutazione, almeno preliminare, del rischio violenza e molestie fornisce l’opportunità di lavorare su una gestione complessiva dei rischi psicosociali, come da tempo l’approccio ergonomico e le norme tecniche indicano.

Come valutare il rischio violenza e molestie sul lavoro?

Come anticipato in apertura, ad oggi non c’è un metodo identificato e riconosciuto a livello italiano per la valutazione dei rischi violenza e molestie, ma sono molte le proposte che convergono e concordano su alcuni punti comuni.

In attesa di una linea-guida nazionale, anche noi, nella pratica del nostro mestiere di psicologhe dell’organizzazione abbiamo elaborato una proposta adatta a PMI e grandi imprese, partendo da diversi spunti e diverse fonti.

Lo strumento che proponiamo, denominato QUE.RI.MO.VI. è un questionario strutturato che consente di rilevare i pericoli e valutare il rischio, considerando gli episodi accaduti e valorizzando le misure di prevenzione e protezione messe in campo dall’Organizzazione.

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Elena Padovan Elena Bertoni

  • Elena Padovan, Psicologa del lavoro e delle organizzazioni – Formatrice e consulente per lo sviluppo delle soft skills delle persone e di salute, sicurezza e benessere psicosociale nelle organizzazioni - Socia SIPLO - https://www.linkedin.com/in/elena-padovan-85a00570/
  • Elena Bertoni, Psicologa del lavoro e delle organizzazioni, consulente, formatrice e facilitatrice nell’area salute, sicurezza, rischi psicosociali e benessere delle persone e delle organizzazioni – Socia SIPLO - https://www.linkedin.com/in/bertonielena/