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Relazione annuale INAIL 2023: i dati su infortuni e malattie professionali

I dati sulle denunce di infortunio nel 2023 hanno registrato, rispetto all’anno precedente, una diminuzione sia dei casi in complesso, sia degli infortuni mortali. Le denunce rilevate sono state oltre 590 mila (-16,1% rispetto alle circa 704 mila del 2022) di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% rispetto alle 1.268 del 2022).

Sono questi alcuni dei dati diffusi oggi durante la presentazione della Relazione annuale INAIL 2023 che riporta i dati dell’andamento infortunistico dell’anno scorso, aggiornati fino al  30 aprile 2024.

La presentazione è avvenuta alla Camera dei Deputati nell’Aula dei gruppi parlamentari, alla presenza del Ministro Marina Elvira Calderone – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. A presentarla il Presidente dell’INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, Fabrizio D’Ascenzo.

Infortuni e malattie professionali 2023: i dati della Relazione annuale INAIL 2023

Nel 2023 gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 375.578 (il 64% delle denunce), di cui il 18,1% “fuori dall’azienda” (cioè, “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o in itinere). Restano da definire ancora 29 mila casi in istruttoria.

Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono stati 550 (il 48% delle denunce), di cui il 52,2% “fuori dall’azienda” (cioè, “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o in itinere); 51 i casi ancora in istruttoria.

Le denunce di malattie professionali nel 2023 sono state oltre 72 mila (+19,8% rispetto al 2022). Un aumento comunque atteso dopo la forte flessione che, a causa della pandemia da Covid-19, ha caratterizzato il 2020 (circa 45 mila le denunce pervenute) e in minor misura il 2021 (con poco più di 55 mila casi). Tali denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 49 mila (per un singolo lavoratore possono risultare protocollate più denunce se afflitto da diverse patologie).

Le malattie professionali riconosciute nel 2023 sono state 27.581, oltre 5 mila le pratiche ancora in istruttoria.

Infortuni 2023 – i dati della Relazione annuale

I dati aggiornati al 30 aprile 2024 indica per l’anno 2023:

Quanto alla distinzione fra infortuni in azienda o in itinere:

Quanto alle denunce di casi mortali

Il 40,5% degli infortuni denunciati nel 2023 si sono verificati “fuori dall’azienda” (cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o in itinere), incidenza inferiore a quella degli anni 2019 e 2022 (mediamente il 46%) e superiore al valore medio del periodo 2020-2021 (circa il 30%), per i motivi già descritti.

Infortuni e casi mortali per settore produttivo

Nella Relazione INAIl si fa poi riferimento all’analisi infortunistica per settore.

Nel 2023 gli infortuni sono così divisi:

Per i casi mortali, gli infortuni si concentrano

Infortuni per area geografica

Il calo infortunistico registrato a livello nazionale tra il 2022 e il 2023 (-16,1%) ha interessato tutte le aree del Paese, più consistente al Sud (-20,5%), seguito dal Nord-Ovest (-19,6%), Isole (-18,7%), Centro (-15,9%) e Nord-Est (-9,9%).

Tutte le Regioni vedono contrarsi il fenomeno infortunistico, con i risultati più significativi in Campania (-35,3%), Liguria (-31,4%) e Molise (-26,5%).

Il Nord concentra nel 2023 il 61% degli infortuni, il Centro il 20% e il Meridione il 19%; Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Toscana raccolgono oltre la metà delle denunce.

Nei casi mortali, l’incidenza del Nord scende al 48% delle denunce, mentre aumenta, rispetto ai casi in complesso, il peso del Mezzogiorno (33%), con il Centro che conferma la sua quota (un caso su cinque) sia per il totale degli infor[1]tuni che per quelli mortali.

La diminuzione del 9,5% delle morti sul lavoro è sintesi dei cali registrati al

La contrazione degli infortuni non si osserva in tutte le Regioni, fanno eccezione: Abruzzo (+20 decessi), Friuli-Venezia Giulia (+9), Puglia (+4) e Umbria (+3).

Malattie professionali: i dati della Relazione annuale INAIL 2023

Le malattie professionali sono protagoniste nel 2023 di un nuovo record di denunce. L’incremento rilevato già nel 2022 ha avuto un’ulteriore accelerazione nel 2023.

Nel 2023 il 73,7% delle malattie professionali denunciate nel 2023 riguarda il genere maschile e il 26,3% quello femminile, percentuali pressoché costanti nel quinquennio

Per l’anno 2023:

Si registra un aumento rispetto all’anno 2022 delle malattie denunciate nel 2023:

Malattie professionali per area geografica

Con 26.733 casi nel 2023,

La Toscana con più di 11 mila casi denunciati (15,6%) rappresenta la Regione col maggior numero di malattie, seguita da Marche e Puglia, rispettivamente con 6.767 e 6.754 casi.

Malattie professionali per patologia nel 2023

Nel 2023 le tipologie di patologia denunciata:

Giornalista e Formatore certificato in Sicurezza sul lavoro
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M. 3351739668

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