Sentenza storica: PFAS come malattia professionale

La prima sentenza sui PFAS: salute, lavoro e giustizia in un caso emblematico

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Con una sentenza di poche settimane fa il Tribunale di Vicenza ha per la prima volta riconosciuto il nesso tra esposizione professionale a PFAS e morte per tumore, disponendo la rendita per i superstiti. La decisione, fondata su una solida istruttoria medico-legale, segna un precedente rilevante per il riconoscimento di malattie professionali non tabellate.

Nel contesto di una regolazione europea e nazionale in evoluzione, la pronuncia rafforza l’idea di una tutela sostanziale, capace di integrare diritto del lavoro, protezione ambientale e salute pubblica.

  1. L’emergenza PFAS tra salute, ambiente e diritto
    • Cosa sono i PFAS e perché preoccupano?
  2. Caratteristiche e proprietà dei PFAS
  3. Gli effetti sulla salute dei PFAS
    • Esposizione a PFAS in Italia
  4. Malattia professionale da PFAS: il primo riconoscimento giudiziale in Italia
    • Riconoscimento di una malattia professionale non tabellata
      • Dimostrazione del nesso di causalità
  5. PFAS, giurisprudenza e nuove responsabilità: una svolta nella tutela sostanziale?
    • Il dibattito in corso sulla regolamentazione dei PFAS
      • L’impatto sulla Sicurezza sul Lavoro
      • L’impatto sulla Tutela dell’Ambiente
      • Verso un approccio integrato
  6. Approfondimenti e temi correlati

L’emergenza PFAS tra salute, ambiente e diritto

Negli ultimi anni, l’attenzione pubblica e scientifica verso i composti per - e polifluoroalchilici (PFAS) ha assunto proporzioni crescenti, trasformando una questione tecnico-industriale in un tema di rilevanza sanitaria, ambientale e giuridica.

La crescente diffusione di dati epidemiologici, la disponibilità di analisi ambientali sempre più dettagliate e l’emergere di contenziosi collettivi hanno contribuito a delineare una realtà complessa, fatta di esposizioni inconsapevoli, contaminazioni prolungate e gravi lacune normative.

In questo contesto si inserisce una recente sentenza di un tribunale italiano che, per la prima volta, ha riconosciuto la connessione tra esposizione professionale a PFAS e morte per tumore.

  1. Cosa sono i PFAS e perché preoccupano?

    I PFAS sono una vasta classe di composti chimici sintetici sviluppati a partire dagli anni ’40, impiegati in numerosi processi industriali e prodotti di consumo: vengono utilizzati per le loro proprietà idrofobiche, oleorepellenti e resistenti alle alte temperature, che li rendono particolarmente efficaci in applicazioni come i rivestimenti antiaderenti, i tessuti tecnici, le schiume antincendio, i materiali impermeabilizzanti e gli imballaggi per alimenti.

Caratteristiche e proprietà dei PFAS

La diffusione dei PFAS è stata per decenni poco visibile, ma capillare.

Ciò che rende questi composti problematici è la loro straordinaria resistenza alla degradazione ambientale: i PFAS sono noti anche come “inquinanti eterni” proprio per la loro capacità di persistere nei suoli, nelle acque e negli organismi viventi, inclusi gli esseri umani. Una volta rilasciati nell’ambiente, si accumulano lungo le catene alimentari e nei tessuti biologici.

La presenza di PFAS è stata rilevata nel sangue di popolazioni residenti in aree industriali, in fonti idriche destinate al consumo umano e in alimenti di origine vegetale e animale.

Gli effetti sulla salute dei PFAS

Gli effetti sulla salute sono oggetto di studio, ma le evidenze disponibili collegano l’esposizione cronica a:

  • disfunzioni del sistema endocrino, epatico e immunitario,
  • alterazioni della fertilità,
  • e, in alcuni casi, a un aumento del rischio di patologie oncologiche.

Esposizione a PFAS in Italia

In Italia, le problematiche più gravi si sono concentrate in aree industrializzate del Nord-Est, dove una produzione protratta nel tempo ha determinato contaminazioni delle falde acquifere e della rete idrica pubblica.

Migliaia di cittadini sono stati sottoposti a screening sanitari, e in alcuni territori si è dovuto intervenire con filtri specifici per garantire l’approvvigionamento idrico. Le stime parlano di centinaia di migliaia di persone potenzialmente esposte nel lungo periodo.

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Andrea Quaranta

Environmental Risk and crisis manager