INL e attività di vigilanza 2025

INL: programmazione dell’attività di vigilanza per il 2025

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È stato pubblicato il documento annuale con il quale l’Ispettorato Nazionale del Lavoro programma e organizza i controlli ispettivi che metterà in campo nel corso dell’anno 2025.

Priorità e obiettivi dell’attività di vigilanza dell’INL 2025

Anche per l’anno 2025, la priorità della programmazione dell’attività di vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, sarà il rafforzamento del contrasto al lavoro sommerso nei diversi settori dell’economia. L’Ispettorato dovrà garantire il target previsto dal Piano Nazionale di contrasto al SommersoPNS 2023-2025 (D.M. n. 221 del 19/12/2022) come modificato dalla Decisione del Consiglio europeo del 12/11/2024, che prevede di accrescere il numero delle ispezioni.

L’attività di vigilanza INL in materia di Sicurezza sul Lavoro

In materia di salute e sicurezza sul lavoro, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), ha come obiettivo prioritario quello di attivare una serie di accertamenti volti a garantire la corretta applicazione delle misure contenute nel D.Lgs. n. 81/2008.

Anche per il 2025 proseguirà l’impegno dell’INL nell’intensificare gli accertamenti ispettivi, anche grazie ad una programmazione della vigilanza basata sull’operatività di teams specialistici e rivolta prevalentemente ai contesti nei quali si registra una maggiore percentuale di infortuni sul lavoro.

SSL: i focus ispettivi 2025

La vigilanza INL in materia di salute e sicurezza sul lavoro sarà rivolta a tutti i settori produttivi con l’obiettivo di attivare un percorso di miglioramento delle condizioni di lavoro all’interno delle aziende.

Grazie all’ausilio di team specialistici, l’Ispettorato disporrà delle competenze necessarie per effettuare verifiche sull’utilizzo di macchine e attrezzature, nonché sulla conformità delle stesse alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di riferimento, sul rispetto di quanto disposto dall’art. 70 del d.lgs. n. 81/2008 e sulla formazione specifica dei lavoratori che le utilizzano.

I settori produttivi a rischio infortunistico medio-alto

L’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza svolta dagli ispettori di vigilanza tecnica sarà rivolta ai settori produttivi a rischio infortunistico medio-alto. Nei settori edilizia e agricoltura, trasversali a tutti i team tecnici, le ispezioni saranno svolte tendenzialmente in modalità congiunta (ispettori di vigilanza ordinaria e ispettori di vigilanza tecnica).

  • Per quanto riguarda l’edilizia, l’elevata incidenza degli infortuni sul lavoro nel settore implicherà un’azione di controllo mirata sia ai profili tecnici, sia a quelli amministrativi, con particolare attenzione alle forme di esternalizzazione realizzate attraverso il ricorso a catene di appalti e subappalti. Inoltre, l’attività ispettiva sarà volta in primis a verificare, relativamente a imprese e lavoratori autonomi, il possesso della patente a crediti (o documento equivalente o SOA in classifica superiore alla terza) come previsto dall’art. 27 del d.lgs. n. 81/2008.
  • Nel settore dell’agricoltura, l’attività di vigilanza sarà focalizzata sugli aspetti più significativi in termini infortunistici, quali l’uso di macchine e attrezzature (sia in termini di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza, sia in termini di valutazione dei rischi) e l’esposizione al rischio chimico e/o cancerogeno considerato l’utilizzo dei fitosanitari.

Per entrambi i settori, in particolare nella stagione estiva, si porrà attenzione anche al rischio da calore e alla conseguente individuazione di adeguate misure di prevenzione e prevenzione.

Verifica della Formazione in materia di Sicurezza

In materia di formazione per la Sicurezza nei luoghi di lavoro, per contrastare il fenomeno dei cosiddetti “attestatifici”, il personale ispettivo sarà impegnato a verificare l’effettiva partecipazione dei lavoratori ai corsi di formazione.

In caso di sospetto rilascio di un falso attestato, oltre a non ritenere valida la formazione erogata dal datore di lavoro attraverso il verbale di prescrizione – in qualità di UPG – saranno raccolte tutte le prove (es. soggetto formatore, registro delle presenze, programma di formazione, requisiti dei docenti…) utili a presentare notizia di reato alla Procura competente.

Contrasto al lavoro nero

Con la dicitura “lavoro nero”, come definito nel PNS 2023-2025, si intende «la totale “invisibilità giuridica” del rapporto di lavoro, in cui il datore di lavoro impiega personale alle sue dipendenze in mancanza delle necessarie comunicazioni agli enti preposti, impedendo loro di conoscere l’esistenza di un rapporto di lavoro, che resta quindi privo di ogni conseguente copertura contributiva, assicurativa e fiscale».

Ciascun Ufficio dell’INL, sulla base di un’approfondita analisi del contesto territoriale di competenza, porterà avanti una programmazione che interesserà prevalentemente i settori economici labor intensive, caratterizzati da stagionalità delle attività e con più elevato livello di turnover, nonché aziende caratterizzate da bassi livelli di sindacalizzazione e da modelli organizzativi che frammentano i cicli produttivi.

Contrasto al lavoro grigio

Sempre come definito nel PNS 2023-2025, il “lavoro grigio” include quei «rapporti di lavoro che, seppure formalmente regolari, presentano nel concreto svolgimento elementi di irregolarità». Un esempio tra i più comuni riguarda la dichiarazione dell’orario di lavoro, spesso inferiore rispetto a quella effettivamente svolta dal lavoratore.

In tale contesto, particolare attenzione sarà rivolta a quelle tipologie di lavoro che si collocano al margine tra subordinazione e autonomia, tra etero-organizzazione e auto-organizzazione con ricadute significative in termini di tutele dei lavoratori, come ad esempio:

  • le prestazioni coordinate e continuative nell’ambito dei servizi ed il lavoro autonomo occasionale,
  • il lavoro sportivo nell’ambito del dilettantismo;
  • il lavoro dei rider nel settore delivery e degli operatori dell’“ultimo miglio” nell’ambito dei trasporti;
  • i rapporti di lavoro instaurati ai sensi dell’art. 54-bis del D.L. n. 50/2017 (Disciplina delle prestazioni occasionali. Libretto Famiglia. Contratto di prestazione occasionale).

Continuerà nel 2025, l’attività di contrasto all’uso scorretto dei tirocini, con particolare focus sul rispetto della normativa di sicurezza sul lavoro, nonché sul contrasto alla condotta fraudolenta del datore di lavoro che utilizza il tirocinio alla stregua di un effettivo rapporto di lavoro o in sostituzione di lavoratori dipendenti.

Contrasto al caporalato

Nell’anno in corso l’INL si propone di mantenere alta l’attenzione per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo. Le attività di controllo saranno implementate in conformità con quanto previsto dal PNRR e in collaborazione di specifiche task-force, nell’ambito del progetto A.L.T. Caporalato D.U.E., l’azione multi-agenzia, prorogata nel 2025.
L’intervento del personale ispettivo coinvolto nell’iniziativa, integrato dal contributo dei mediatori culturali dell’OlM, sarà volto ad assicurare la tutela delle vittime di sfruttamento dalle varie fattispecie illecite, comprese quelle connesse alle procedure di rinnovo del permesso di soggiorno dissimulate da apparenti situazioni di regolarità. 

Pari opportunità e contrasto alle forme di discriminazione

Nel più ampio contesto delle Pari opportunità, e in linea con quanto disposto dal D.Lgs. 198/2006, anche per l’anno 2025, proseguirà la collaborazione con l’Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità (avviata nel 2023), con specifiche iniziative divulgative sui fenomeni di discriminazione sui luoghi di lavoro volte a far maturare una maggiore consapevolezza della tematica.

Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile

Con riferimento al rapporto biennale, l’INL invita le aziende obbligate alla presentazione del rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile che non abbiano provveduto all’adempimento, a produrlo nei successivi sessanta giorni e, in caso di inottemperanza, applica le sanzioni previste. L’Ispettorato può disporre successivamente – nel caso in cui l’inottemperanza si protragga oltre dodici mesi – la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall’azienda.

Rischio discriminazione algoritmica

Inoltre, in merito al lavoro attraverso piattaforme informatiche, anche per l’anno 2025, l’attività ispettiva dell’INL sarà volta a contrastare il fenomeno del “rischio di discriminazione algoritmica“: ovvero possibili forme di discriminazione connesse al funzionamento degli algoritmi utilizzati dalle piattaforme.

Compiti e funzioni dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro esercita la funzione di vigilanza in materia di lavoro, contribuzione, assicurazione obbligatoria e di legislazione sociale, nonché la vigilanza in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

A seguito della pubblicazione della Legge n. 215/21, di conversione del DL n. 146/21, le competenze dell’Agenzia, sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, originariamente limitate al settore edile, sono state estese a tutti i settori produttivi.

Programmazione Attività di Vigilanza INL 2025 in pdf

Per maggiori dettagli si rinvia al documento ufficiale disponibile di seguito in formato .pdf

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