L’articolo presenta lo standard di sicurezza e ambiente VCA-SCC, di grande importanza per chi opera in appalti ad alto rischio in Europa e spiega come si integra con la normativa italiana.
Nell'articolo
La Sicurezza che supera i confini nazionali
In Italia, la salute e la sicurezza sul lavoro sono regolate dal D.Lgs. 81/08. Questo quadro normativo è il fondamento su cui ogni azienda deve basare la propria attività. Tuttavia, quando un’impresa italiana decide di espandersi o partecipare a commesse in contesti internazionali – in particolare nel Nord Europa (Paesi Bassi, Belgio, Germania, Scandinavia) – la conformità alla sola normativa nazionale non è sufficiente. In questi mercati, la sicurezza non è solo un obbligo legale, ma un prerequisito contrattuale. È qui che entra in gioco lo standard VCA-SCC.
Che cos’è il VCA-SCC? Una chiave di lettura internazionale
VCA è l’acronimo dell’olandese Veiligheid, Gezondheid en Milieu Checklist Aannemers, ovvero “Lista di Controllo per Sicurezza, Salute e Ambiente per gli Appaltatori”. La sigla completa VCA-SCC include l’acronimo tedesco SCC (Sicherheits Certifikat Contraktoren), che significa Certificato di Sicurezza per gli Appaltatori. Questo perché lo standard è stato adottato e diffuso in diverse nazioni europee mantenendo a volte la denominazione SCC, pur basandosi sullo stesso identico sistema VCA. Pertanto, i termini VCA e SCC sono spesso usati come sinonimi e si riferiscono a un unico standard transfrontaliero.
Nato in Olanda, il VCA è un sistema di gestione e certificazione progettato per valutare e garantire la sicurezza, la salute e la protezione ambientale (HSE) nelle aziende che svolgono attività ad alto rischio in appalto. Si applica tipicamente nei settori:
- Chimico e Petrolchimico
- Industria Pesante
- Grandi Cantieri e Costruzioni
- Servizi di Manutenzione e Impiantistica.
In sostanza, il VCA non è una legge, ma uno standard industriale richiesto dai grandi committenti per assicurare che tutti i subappaltatori condividano lo stesso, elevato livello di gestione del rischio. Senza la corretta certificazione del personale, l’accesso a questi siti è negato.
Vantaggi strategici del VCA per l’impresa italiana
Adottare lo standard VCA offre un vantaggio strategico immediato:
Accesso ai mercati internazionali
Per molte multinazionali che operano in Europa, la certificazione VCA è il “passaporto” obbligatorio. L’assenza di personale certificato può significare l’esclusione automatica da bandi di gara e appalti ad alto valore, indipendentemente dalla qualità tecnica del servizio offerto.
Miglioramento dell’efficienza interna
Il VCA introduce una metodologia chiara e standardizzata per la gestione dei rischi, che va oltre la semplice documentazione. Richiede processi documentati per l’analisi dei rischi, le ispezioni sul posto di lavoro e la gestione delle emergenze, contribuendo a un Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) più robusto ed efficace.
Allineamento con gli standard globali
Le aziende già certificate ISO 45001 (Sicurezza sul Lavoro) o ISO 9001 (Qualità) troveranno nel VCA un sistema compatibile e complementare. Questo facilita l’integrazione e dimostra un impegno aziendale a 360 gradi verso l’eccellenza operativa.
Il ruolo decisivo della certificazione del personale
Se l’obiettivo è entrare rapidamente in cantiere, l’aspetto più critico non è la certificazione aziendale (che può richiedere tempo), ma la certificazione del singolo lavoratore e del supervisore. Il sistema VCA richiede la qualifica del personale in due livelli fondamentali:
B-VCA: il livello operativo essenziale
- Chi riguarda: Tutti i dipendenti operativi (montatori, tecnici, operai, ecc.) che svolgono lavori a rischio sul campo.
- Cosa attesta: La conoscenza delle procedure di sicurezza fondamentali (es. uso dei DPI, gestione dei permessi di lavoro, evacuazione) per svolgere il proprio lavoro in cantiere in conformità con lo standard VCA.
VOL-VCA: la qualifica per la leadership
- Chi riguarda: Supervisori, Capi Squadra e Preposti operativi (Dirigenti Operativi).
- Cosa attesta: Non solo le conoscenze di base, ma anche le competenze gestionali per supervisionare, coordinare e far rispettare le procedure VCA all’interno del proprio team. Questa certificazione è spesso il vero punto di blocco per le aziende italiane che non riescono a inviare personale qualificato.
La mancata presentazione di queste qualifiche, a seconda del ruolo, è la causa più frequente di respingimento sui cantieri esteri.
VCA e D.Lgs. 81/08: integrazione, non sostituzione
Il VCA non è un concorrente della legislazione italiana, ma un suo potenziamento.
Mentre il D.Lgs. 81/08 stabilisce il minimo legale obbligatorio, il VCA fornisce una struttura gestionale aggiuntiva per l’attività in appalto. Le due logiche si intersecano: le procedure VCA agiscono come un sistema di gestione del rischio esigente, specialmente in ambienti complessi, dimostrando un impegno di sicurezza di livello superiore e riconosciuto internazionalmente.
Per le aziende italiane, certificarsi VCA significa dimostrare al mondo che la sicurezza viene gestita con la massima serietà e con un approccio proattivo, non solo reattivo.
Come ottenere la certificazione VCA
Hércules Formación ha una comprovata esperienza nella formazione VCA-SCC, supportando da anni le aziende in Spagna e Portogallo nell’accesso ai mercati internazionali. Ora porta la sua expertise direttamente in Italia, con particolare focus sulla certificazione rapida ed efficace del personale operativo e dei supervisori. Se un’azienda mira all’eccellenza e alla crescita in Europa, la certificazione B-VCA e VOL-VCA è un investimento importante. Hércules Formación organizza training di preparazione in lingua italiana, orientati alla pratica e all’ottenimento della certificazione con esami riconosciuti ufficialmente.
Hércules Formación è Centro d’esame VCA, accreditata per fornire formazione nei settori petrolchimico, navale e ambientale.

