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Rendimento energetico edifici: approvata la direttiva riveduta

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Il 14 maggio, il Consiglio europeo ha adottato la direttiva “riveduta”, di revisione della direttiva 2010/31/UE sul rendimento energetico degli edifici: punta a migliorare l’efficienza energetica negli edifici e incoraggiare il rinnovamento degli edifici. Ecco obiettivi e tempi di approvazione.

Gli obiettivi della revisione della Direttiva sono la decarbonizzazione del patrimonio edilizio europeo esistente e altamente inefficiente e contemporaneamente promuovere interventi di ristrutturazione economicamente convenienti.
A tal fine viene introdotto un indicatore di intelligenza per gli edifici, semplificate le ispezioni degli impianti di riscaldamento e condizionamento e promossa l’elettromobilità attraverso la creazione di un quadro per i parcheggi per veicoli elettrici.

La revisione della direttiva sul rendimento energetico degli edifici, di modifica alla direttiva 2010/31/UE, integra le misure nell’ambito della direttiva sull’efficienza energetica nonché la legislazione dell’UE in materia di efficienza energetica dei prodotti. Fa parte del Pacchetto sull’Energia Pulita presentato dalla Commissione il 30 novembre 2016.

Il Consiglio ha concordato una posizione negoziale sulla direttiva nel giugno 2017. I negoziati tra la presidenza estone e il Parlamento europeo hanno portato a un accordo provvisorio il 19 dicembre 2017, che è stato confermato dagli ambasciatori dell’UE il 31 gennaio 2018.
Con l’approvazione formale del regolamento da parte del Consiglio, ci si pone all’ultima fase del processo legislativo: la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE e entrerà in vigore venti giorni dopo. Il periodo di recepimento del testo è di 20 mesi.

Redazione InSic

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