Calzature da lavoro e accessori da lavoro, pubblicati i CAM (criteri ambientali minimi)

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In Gazzetta il Decreto 17 maggio 2018 che definisce i criteri ambientali minimi – CAM – che, ai sensi del D.Lgs 50/2016, le Amministrazioni pubbliche debbono utilizzare nell’ambito delle procedure per gli appalti di fornitura di calzature da lavoro non DPI e DPI, articoli e accessori in pelle.

Il decreto è stato emanato ai sensi del DiM 11 aprile 2008 che richiede l’elaborazione di criteri ambientali minimi per diverse categorie di prodotti e servizi, alla luce del PAN GPP «Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione» che integra le esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure d’acquisto di beni e servizi delle amministrazioni competenti sulla base di criteri e per categorie merceologiche.
Le Amministrazioni devono inserire nella documentazione di gara , per qualunque importo e per l’intero valore delle gare, almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali (criteri di base) definite nell’allegato al DiM 11 aprile 2008 e, nello stabilire i criteri di aggiudicazione (art. 95), devono altresì tener conto dei criteri premianti ivi definiti.

Gli articoli interessati dai CAM
Gli articoli inclusi nel presente documento su cui si definiscono i criteri ambientali minimi sono i seguenti:
Calzature non DPI (CPV 19300000-9) (senza marcatura CE);
Calzature DPI di categoria “O” (CPV 18830000-6): calzature? da lavoro senza puntale di protezione;
Calzature DPI di protezione di categoria “P” (CPV 18830000-6): calzature di protezione, con puntale di protezione mediamente resistente (la metà della categoria S);
Calzature DPI di sicurezza di categoria “S” (CPV 18830000-6) calzature di sicurezza, con puntale di protezione particolarmente resistente;
Borse, zaini, valigie e articoli in pelle (CPV 18900000-8).

Sugli articoli riportati, ovvero calzature e accessori in pelle, si definiscono criteri ambientali minimi anche qualora ricompresi in Bandi di Gara che riportino, come principale, un CPV diverso (ad esempio, se presenti in bandi relativi a capi di abbigliamento, divise e indumenti di protezione).

Definizione dei criteri ambientali minimi
Nella definizione dei criteri ambientali minimi sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti:
– definizione delle classi di prodotto il più vicina possibile alle tipologie presenti nelle gare “tipo” già indette;
– richiamo al rispetto dei requisiti di legge e adozione di principi più cautelativi ove necessario;
– valutazione degli impatti dell’intera filiera produttiva (dalle fasi di lavorazione delle materie prime, in particolare pelle e cuoio, sino all’assemblaggio finale dei prodotti) sulla base delle batev, e di studi e normativa volontaria di settore;
– requisiti di qualità e sicurezza del prodotto e riduzione impatti ambientali e sociali;
– considerazione di aspetti etici e sociali in relazione alla realtà produttiva;
– criteri premianti sulla base dell’ottimizzazione di processi, minimizzazione impatti di lavorazione e principi di circolarità dell’economia.

Per ulteriori approfondimenti e informazioni si rimanda al sito del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, alla pagina dedicata ai Criteri Ambientali Minimi, dove potranno essere pubblicate, qualora ritenuto necessario, note di chiarimento o di approfondimento in relazione ad aspetti tecnici, metodologici o normativi riferiti al presente documento.

Criteri ambientali minimi: i decreti già approvati

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Decreto 27 settembre 2017 indica i “Criteri Ambientali Minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica”..

Decreto 11 ottobre 2017 del Ministero dell’Ambiente vengono indicati i criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici.

Il D.M. 15 febbraio 2017 che stabilisce i CAM criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per i trattamenti fitosanitari sulle linee ferroviarie, le strade e le autostrade, in applicazione del Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari..

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Decreto del Ministero dell’Ambiente dell’11 gennaio 2017 ha adottato i criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili..

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Decreto del 24 maggio 2016 (in Gazzetta n.131 del 7 giugno), il Ministero dell’Ambiente disciplina l’incremento progressivo della percentuale del valore a base d’asta a cui riferire l’obbligo di applicare le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi per gli affidamenti in specifici settori di attività..

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Decreto del Ministero dell’ambiente n.21 del 22 febbraio 2011 con cui vengono adottati i criteri ambientali minimi da utilizzare nei i bandi di gara per l’acquisti di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione.
Riferimenti normativi:
MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
DECRETO 17 maggio 2018
Criteri ambientali minimi per la fornitura di calzature da lavoro non dpi e dpi, articoli e accessori di pelle. (18A03807) (GU Serie Generale n.125 del 31-05-2018)

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