CAM Strade decreto 11 settembre 2025 sostenibilità infrastrutture

CAM Strade: in vigore il DM 11 settembre 2025

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È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.M. 11 settembre 2025 che introduce modifiche al DM 05/08/2024, CAM Strade. Le novità riguardano progettisti, materiali riciclati, prodotti da costruzione e semplificazioni operative.

CAM Strade: pubblicato il decreto 11 settembre 2025

Dal 24 settembre 2025 è in vigore il D.M. 11/09/2025, che modifica l’allegato 1 del D.M. 05/08/2024 sui Criteri Ambientali Minimi (CAM) Strade.

Il nuovo decreto nasce dall’esigenza di correggere alcuni errori e integrare criteri tecnici, recependo le osservazioni delle stazioni appaltanti e degli operatori del settore. L’obiettivo è rafforzare l’efficacia di uno strumento considerato strategico per la sostenibilità delle infrastrutture viarie e per la realizzazione dell’economia circolare.

Le principali novità introdotte dal D.M. 11/09/2025

Tra le modifiche salienti si rilevano interventi di semplificazione operativa e l’inserimento di precisazioni tecniche. Segnaliamo inoltre:

  • Revisione delle soglie minime di materiali riciclati nei conglomerati bituminosi.
  • Nuove indicazioni sull’uso di fonti energetiche alternative, con attenzione ai biocarburanti nei processi produttivi.
  • Rinvio temporaneo per alcuni requisiti tecnici complessi.
  • Definizione aggiornata di prodotti da costruzione, ora allineata al Regolamento (UE) 2024/3110.
  • Deroghe dall’applicazione dei CAM: non potranno più essere decise autonomamente dal progettista durante i lavori, ma dovranno essere valutate e autorizzate dalla stazione appaltante e stabilite già in fase di progettazione.
  • Applicazione del nuovo decreto anche ai procedimenti in corso. Gli operatori avranno a disposizione un termine sufficiente all’adeguamento.

Cosa prevedono i CAM Strade

I CAM Strade, entrati in vigore il 21 dicembre 2024, fissano criteri ambientali obbligatori per l’affidamento di servizi di progettazione, costruzione e manutenzione delle infrastrutture viarie.

Tra i principi fondamentali:

  • Valutazione del ciclo di vita (LCA) degli elementi strutturali della strada al fine di valutarne l’impatto complessivo.
  • Integrazione dei rischi ESG lungo tutta la filiera, in linea con la Direttiva CSDDD.
  • Obbligo di applicazione a tutti gli appalti e concessioni di opere stradali e civili, come previsto dal Codice dei Contratti Pubblici.

Strumenti e risorse per l’approfondimento

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Redazione InSic

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