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09:37 -- 24 Marzo 2025 - Cerca
News e aggiornamenti normativi sul mondo delle sostanze pericolose e degli agenti chimici: i regolamenti europei (REACH e CLP) ed internazionali che regolano la commercializzazione e l’uso di determinate sostanze nei prodotti , nelle attrezzature e nei rifiuti.
Il ruolo dei professionisti che trattano queste particolari sostanze in particolare nel traffico di merci pericolose.
Il Consiglio dei Ministri del 9 novembre ha approvato in esame preliminare un decreto sulle sanzioni per il Regolamento n.649/2012 sull'esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose
Emissioni serra in industrie ad energia intensiva: in vigore la UNI EN 19694
In vigore dall'8 settembre le sei parti della UNI EN 19694 sulla determinazione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) nell'Industria del ferro e dell'acciaio, del cemento, dell'alluminio, della calce e delle ferroleghe
Rifiuti contenenti amianto: le istruzioni INAIL segnalate dall’UE
La Direzione generale Ambiente della Commissione Europea rilancia un articolo INAIL che elabora un nuovo sistema di classificazione dei rifiuti contenenti amianto, a valenza globale
Seveso III: stabilimenti con presenza di idrazina idrato al 24%
Secondo il Ministero, il contributo dell'idrazina idrata al 24% e di altre sostanze dela voce 33 dell'all.1 parte 2 entra nelle pertinenti sommatorie relative alle loro eventuali ulteriori categorie di pericolo
Seveso III: come considerare le condotte per il trasporto sostanze pericolose?
Secondo il Coordinamento sull'applicazione uniforme del D.Lgs. n.105/2015 sono da considerare come facenti parte dello stabilimento in quanto connesse funzionalmente agli impianti
Quadro comunitario Acque: modifiche al Codice Ambiente
Le modifiche previste dal DM 15 luglio 2016 riguardano l'Allegato I alla Parte terza del D.Lgs. n.152/2006: cambiano i riferimenti ai manuali di riferimento ai metodi per il campionamento delle acque
Sostanze chimiche pericolose: modifiche alle tabelle del Regolamento CLP
Il Regolamento della Commissione 2016/1179 modifica alcune voci della tabella delle sostanze chimiche pericolose e sopprime la tabella 3.2 sulle etichettature armonizzate, che faceva riferimento alla abrogata direttiva 67/548/CEE
Sostanze chimiche nelle AEE: modifiche per l’attività di vigilanza e controllo
Il D.Lgs. n.124/2016 modifica il D.Lgs. n.27/2014 inserendo il Ministero Salute fra le autorità preposte al controllo di conformità delle apparecchiature;in vista un Protocollo sulla cui base far svolgere tale funzione
Impianti biogas: aggiornati i valori limiti per emissioni carbonio
Le modifiche riguardano le tabelle a), b) e c) dell'Allegato I parte III par.1 punto 1.3 alla Parte V del Codice, con riferimento alla voce COT
Fibre d’amianto, modifiche al Regolamento REACH per il crisotilo
Il Reg. n.2016/1005 modifica la voce 6 dell'allegato XVI disponendo un divieto di fabbricazione e commercializzazione di fibre e prodotti contenenti fibre di crisotilo, con deroga al 2025 per alcuni impianti
Sostanze pericolose: regolamenti europei, gestione e responsabilità professionali
La gestione delle sostanze pericolose rappresenta un aspetto centrale della sicurezza chimica e ambientale a livello europeo e internazionale. Le sostanze chimiche impiegate nei processi industriali, nei prodotti di consumo, nelle attrezzature tecniche e nei rifiuti possono comportare rischi significativi per la salute umana e per l’ambiente, soprattutto se non correttamente classificate, etichettate, manipolate e smaltite. La regolamentazione di queste sostanze è affidata a un sistema normativo articolato e in costante aggiornamento, che coinvolge produttori, importatori, distributori e utilizzatori finali.
La gestione operativa delle sostanze pericolose e il trasporto delle merci ADR
La gestione operativa delle sostanze pericolose richiede la messa in atto di misure preventive e protettive in ogni fase del ciclo di vita della sostanza: approvvigionamento, produzione, utilizzo, stoccaggio, trasporto e smaltimento. Le aziende devono effettuare una valutazione del rischio chimico ai sensi del D.Lgs. 81/2008, fornire formazione specifica ai lavoratori esposti, fornire adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI) e predisporre specifiche procedure di emergenza.
Particolare attenzione deve essere riservata al trasporto di merci pericolose, disciplinato a livello europeo dall’accordo ADR (Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada). L’ADR definisce:
• le classi di pericolo delle sostanze (esplosivi, gas, liquidi infiammabili, sostanze tossiche, corrosive, ecc.);
• i criteri di imballaggio, etichettatura e documentazione di accompagnamento;
• i requisiti per i veicoli e gli autisti (patentino ADR);
• le norme di sicurezza e di comportamento in caso di incidente.
Il ruolo del consulente per la sicurezza dei trasporti è obbligatorio per le imprese che movimentano regolarmente merci pericolose. Egli è responsabile del controllo della conformità normativa, della redazione delle relazioni annuali, della formazione interna e dell’adozione di misure correttive.
Evoluzioni normative e sostenibilità nella gestione delle sostanze
Il panorama normativo sulle sostanze pericolose è in costante aggiornamento. L’Unione Europea ha avviato una strategia per la sostenibilità delle sostanze chimiche, che si inserisce nel Green Deal e punta a creare un ambiente privo di sostanze tossiche. Tra gli obiettivi vi sono:
• la revisione dei regolamenti REACH e CLP per rafforzare la protezione della salute;
• la semplificazione delle procedure autorizzative e l’accelerazione della sostituzione delle sostanze pericolose;
• la promozione della chimica verde e di alternative sicure;
• l’aumento della trasparenza lungo tutta la filiera.
In parallelo, si punta a una digitalizzazione dei dati chimici, all’interoperabilità delle banche dati europee e allo sviluppo di strumenti predittivi per la valutazione dei rischi.
In questo scenario, la gestione delle sostanze pericolose non è più solo un adempimento tecnico, ma una leva strategica per l’innovazione responsabile, la reputazione aziendale e la transizione verso modelli produttivi sostenibili. Promuovere la sicurezza chimica significa infatti proteggere la salute, l’ambiente e la competitività nel lungo periodo.