Ruolo consulente ADR

Il ruolo chiave del consulente ADR nella gestione delle merci pericolose

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Gestione merci pericolose: come ottimizzare i processi in sicurezza, abbattendo tempi, costi e soprattutto rischi.

Il ruolo del consulente ADR

Il consulente ADR, “Dangerous Goods Safety Advisor” o DGSA, è obbligatorio per legge, salvo casi particolari, per le aziende che svolgono attività legate alle merci pericolose, in conto proprio o per conto terzi, come spedizione, trasporto, imballaggio, carico, riempimento o scarico.

Questa figura professionale è stata introdotta con l’entrata in vigore della direttiva europea 96/35/CE, con lo scopo di supervisionare la gestione delle merci pericolose in previsione di un trasporto su strada.

Attualmente questa attività è regolata dal Decreto Legislativo 35/2010.

L’esigenza di avere una figura specializzata nel trattamento di merci pericolose nasce dalla natura stessa dei prodotti trasportati e dei rischi che potrebbero derivare da una distribuzione effettuata in maniera sommaria e con poca cura.

Si rende, dunque, necessario un responsabile che segua le merci sin dalle prime fasi della classificazione, dell’imballaggio, fino ad arrivare al trasporto e allo scarico delle stesse.

Ogni consulente può essere abilitato per una o più modalità di trasporto (stradale, ferroviaria o su acque interne) ed è specializzato, in genere, nella gestione di alcune classi di merci pericolose. In particolare, esistono consulenti per il trasporto via strada, via ferroviaria, via mare, via navigabile interna e via aerea.

Ogni modalità di distribuzione fa fede ad un diverso regolamento, ecco perché spesso è necessario confrontarsi con diverse figure, tutte altamente specializzate.

Il consulente può essere il legale rappresentante dell’azienda, un soggetto individuato tra il personale interno oppure un consulente esterno all’organizzazione.

Come si diventa consulente ADR?

È ovviamente consigliato per questa persona svolgere un percorso formativo qualificato e successivamente sostenere l’esame previsto per ottenere il certificato di abilitazione valido in tutti i paesi aderenti all’Accordo ADR.

Il periodo di formazione prevede moduli dedicati alla conoscenza approfondita delle normative in vigore, ai diritti e doveri del consulente, ai principi di classificazione delle merci e a tutto ciò che è opportuno verificare affinché una merce pericolosa possa essere ritenuta idonea al trasporto.

Benché il corso non sia obbligatorio, riteniamo consigliare sempre di seguire corsi specifici preparati da persona qualificate così da apprendere più velocemente e affrontare gli esami nel modo dovuto.

Gli esami vengono organizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e consistono in una prova scritta.

La prova scritta si compone di una prima parte costituita da questionari a risposta multipla, e da una seconda parte che consiste in uno studio di un caso concreto di applicazione della normativa.

Ad esame superato, si consegue il certificato di consulente ADR, con un periodo di validità di 5 anni, al termine dei quali potrà essere rinnovata con un successivo esame.

Sarà cura del consulente provvedere ad un continuo aggiornamento per tenere conto delle modifiche biennali della normativa.

Esenzioni e importanza del consulente ADR

Tutti coloro che si occupano di trasporto, imballaggio, spedizione, riempimento, carico e scarico di merci pericolose hanno l’obbligo del consulente ADR. Esistono tuttavia delle eccezioni.

Un esempio è il trasporto occasionale nazionale di merci pericolose o di operazioni legate ad esse, con un minimo livello di pericolosità.

Per trasporto occasionale si intendono massimo 24 operazioni all’anno, non più di 3 nello stesso mese e per un totale complessivo massimo di merci trasportate non superiore a 180 tonnellate.

L’applicazione di tale esenzione è subordinata ad una comunicazione all’inizio di ogni anno solare all’ufficio provinciale del Dipartimento dei trasporti terrestri.

Il consulente ADR è comunque una figura di fondamentale importanza anche nelle aziende più piccole. Non deve essere visto solamente come un costo aggiuntivo, ma come una figura altamente specializzata che favorisce l’ottimizzazione dei processi, agevolandoli e non rallentandoli, con un notevole risparmio di tempo.

Possiede inoltre le capacità e gli strumenti per individuare ed evidenziare a priori i possibili rischi di incidente, e per valutare la serietà delle conseguenze, facendo quindi risparmiare denaro. Il consulente ADR non è sempre necessario per legge ma è una figura di riferimento che non può mancare anche quando non espressamente richiesta.

Il ruolo del consulente ADR nel settore packaging per merci pericolose

Finora abbiamo visto come il consulente sia fondamentale per tutte quelle aziende che si occupano di merci pericolose sia sporadicamente che in maniera continuativa.

Ma questo ruolo non è solo utile per chi spedisce o movimenta merci pericolose ma fondamentaleanche per quelle imprese che si occupano della produzione e distribuzione di imballaggi e omologati ONU per merci pericolose, come SERPAC.

Quando ci si rivolge ad un’azienda per l’acquisto di imballaggi omologati è spesso utile confrontarsi circa la soluzione corretta da utilizzare. Idealmente il fornitore dell’imballaggio omologato ONU per garantire un servizio accurato e corretto, deve essere una figura con una doppia competenza.

Deve essere quindi un consulente ADR (DGSA) per quel che concerne la verifica della normativa ed essere un esperto di omologazioni ONU per quel che riguarda la verifica delle caratteristiche di certificazione dell’imballaggio ed il suggerimento e fornitura del prodotto corretto.

In questo articolo ci siamo concentrati prettamente sugli obbli dell’ADR ma, per completezza, un fornitore di imballaggi per dare un servizio completo deve essere certificato anche come DG Specialist IATA e IMDG.

Una volta definito il prodotto, per esempio una scatola 4G, esiste un passaggio chiave tra le richieste del manuale e l’identificazione dell’imballaggio corretto che è spesso poco conosciuto, anche dai consulenti delle aziende.

È questo il principale per cui il fornitore dell’imballaggio deve possedere le competenze tecniche adeguate secondo le relative normative.

I produttori di imballaggi che propongono, tra i propri servizi, l’aiuto normativo e tecnico al fine di identificare il prodotto corretto come SERPAC, garantiscono competenza, affidabilità e sicurezza alla fornitura di imballaggi per merci pericolose.

Clio Gargiulo

Responsabile Commerciale Divisione Periodici di EPC Editore