PFAS, pesticidi e farmaci tra i nuovi inquinanti monitorati nelle acque superficiali e sotterranee europee. Con l’accordo tra il Parlamento Ue e il Consiglio sulla proposta della Commissione di aggiornare gli elenchi degli inquinanti idrici, l’Europa compie un passo decisivo verso acque più pulite e resilienza idrica.
Nell'articolo
Acque più pulite in Europa: accordo politico sugli inquinanti idrici
La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo politico provvisorio raggiunto il 23 settembre 2025 tra Parlamento e Consiglio sull’aggiornamento degli elenchi degli inquinanti idrici. La revisione si basa sugli ultimi pareri scientifici e introduce nuove sostanze da monitorare con controlli più rigorosi sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee.
Le misure rafforzeranno la resilienza idrica dell’Unione e contribuiranno a raggiungere l’obiettivo di inquinamento zero, in linea con il Green Deal europeo.
Nuove sostanze sotto controllo: dai PFAS ai pesticidi
Nuove sostanze con effetti nocivi documentati su ambiente e salute umana saranno dunque aggiunte agli elenchi degli inquinanti delle acque. Tra le principali novità:
- PFAS: nuovo standard di qualità per la somma di 25 PFAS (“sostanze chimiche eterne”) nelle acque superficiali (tra cui TFA) e per la somma dei 4 PFAS più dannosi nelle acque sotterranee.
- Pesticidi e loro prodotti di degradazione: inseriti negli elenchi per il monitoraggio obbligatorio.
- Bisfenolo A: plastificante utilizzato negli imballaggi in plastica.
- Interferenti endocrini: introdotti test obbligatori per valutarne gli effetti.
- Farmaci: inclusi alcuni antidolorifici, antinfiammatori e antibiotici.
Parallelamente, i limiti per inquinanti già presenti sono stati aggiornati, mentre sei sostanze non più considerate un rischio a livello europeo saranno spostate negli elenchi degli inquinanti di interesse nazionale.
Semplificazione e cooperazione tra Stati membri
L’accordo introduce misure di semplificazione amministrativa, relativamente agli obblighi di segnalazione e condivisione digitale dei dati di monitoraggio tra Stati membri e Commissione. Per una gestione più rapida e coordinata sarà inoltre rafforzata la cooperazione transfrontaliera con l’obbligo di allerta nei bacini idrografici a valle in caso di incidenti.
Gli Stati membri potranno applicare deroghe temporanee al principio di non deterioramento della qualità delle acque, a condizione che non si compromettano salute pubblica e ambiente.
Prossimi step: recepimento entro il 2027
Il Parlamento Ue e il Consiglio dovranno ora adottare formalmente la nuova direttiva, che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla GUUE. Gli Stati membri avranno poi tempo fino al 22 dicembre 2027 per recepire le modifiche alle tre direttive collegate:
- Direttiva Quadro Acque (Direttiva 2000/60/CE);
- Direttiva sugli standard di qualità ambientale (Direttiva 2008/105/CE);
- Direttiva acque sotterranee (Direttiva 2006/118/CE).
La dichiarazione della Commissaria Jessika Roswall
“L’accordo di oggi rappresenta un passo importante per garantire acqua più pulita a tutti gli europei. Limitare l’inquinamento da PFAS, pesticidi e altre sostanze chimiche pericolose significa proteggere salute, ambiente ed economia. L’acqua pulita è un investimento che ripaga sempre”, ha dichiarato Jessika Roswall, Commissaria UE per l’Ambiente e la resilienza idrica.
Strumenti e risorse per l’approfondimento
Arricchisci le tue conoscenze in materia di normativa ambientale e sicurezza, con i corsi di formazione dell’Istituto Informa:
Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore