Piano Operativo Ambiente: in Gazzetta la ripartizione delle risorse

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Con Delibera n. 55/2016 del 1 dicembre 2016 (in GU n.88 del 14-4-2017)) il CIPE ripartisce il Piano operativo ambiente FSC 2014-2020 di competenza del Ministero dell’ambiente.
Il Piano ha una dotazione finanziaria pari a 1.900 milioni di euro, a valere sulle risorse FSC 2014-2020 destinate all’area tematica «2 Ambiente».
L’assegnazione finanziaria prevede 90.000 euro (0,09 milioni di euro) per l’anno 2016; 228 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018; 300 milioni di euro per l’anno 2019; complessivi 1.143,91 milioni di euro per il periodo 2020-2023

Ripartizione del Piano operativo ambiente
Il Piano operativo risulta suddiviso in 4 sotto-piani
• Interventi per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, per 95,79 mln di euro di interventi, concentrati esclusivamente nelle regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate e in transizione, secondo la denominazione UE);
• Interventi per la realizzazione, manutenzione e rinaturalizzazione di infrastrutture verdi, per 13,85 mln di euro concentrati esclusivamente nelle regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate e in transizione, secondo la denominazione UE);
• Interventi per la gestione del ciclo dei rifiuti, per 126,51 mln di euro, concentrati esclusivamente nelle regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate e in transizione, secondo la denominazione UE);
• Interventi a tutela del territorio e delle acque, per un totale di 1.563,85 mln di euro, così articolati:
Rischio idrogeologico: 273,83 mln di euro, di cui 51,83 mln nelle regioni del Centro Nord e 222 mln di euro in quelle del Mezzogiorno;
Bonifiche: 749,97 mln di euro, di cui 328,29 mln al Centro Nord e 421,68 mln al Mezzogiorno;
Servizio idrico integrato: 496,29 mln di euro, di cui 202 mln al Centro Nord e 294,29 mln al Mezzogiorno;
-Qualità dei corpi idrici: 102.15 mln di euro, di cui 12,15 mln al Centro Nord e 90 mln di euro al Mezzogiorno
Assistenza tecnica: 41,61 mln di euro.

Il Piano evidenzia i fabbisogni finanziari suddivisi per territori e linee di azione, fornendo anche il cronoprogramma di attuazione e un set di indicatori di risultato/realizzazione e indica la prevista evoluzione annua della spesa, suddivisa. per territori dl riferimento e per sotto-piani e che, in linea con quanto richiesto dalla delibera n. 25/2016, la sezione 4 di ogni singolo sotto-piano delinea la governance e le modalità di attuazione del programma, con descrizione del relativo Sistema di gestione e controllo, delle strutture organizzative di riferimento e delle connesse responsabilità gestionali;

La delibera n. 55/2016 determina il limite per i trasferimenti dal Fondo all’amministrazione proponente anche in difformità dal cronoprogramma esposto nel Piano operativo o dal cronoprogramma del complesso dei singoli interventi che lo compongono.

Genesi del provvedimento
Il Fondo è previsto già nella legge di stabilità 2014 (L. 27 dicembre 2013, n. 147) ed in particolare al comma 6 dell’art. 1, che individua in 54.810 milioni di euro le risorse del FSC per il periodo di programmazione 2014-2020 iscrivendone l’80% in bilancio e le destina a sostenere esclusivamente interventi per lo sviluppo, anche di natura ambientale, secondo la chiave di riparto 80% nelle aree del Mezzogiorno e 20% in quelle del Centro-Nord.
Con legge di stabilità 2015 (L. 23 dicembre 2014, n. 190) ed in particolare con il comma 703 dell’art. 1, si dettano ulteriori disposizioni per l’utilizzo delle risorse assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020, richiedendo di individuare le aree tematiche nazionali e i relativi obiettivi strategici. Inoltre si indicava al CIPE di approvare la delibera di ripartizione della dotazione finanziaria del FSC iscritta in bilancio tra le diverse aree tematiche nazionali.
Con Delibera n. 25/2016 il CIPE aveva invece già individuato i principi di funzionamento e di utilizzo delle risorse FSC.


Riferimenti normativi:
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Redazione InSic

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