Gli orientamenti nazionali ed internazionali per l’economia circolare e le iniziative delle imprese per la sostenibilità d’impresa.

Earth Day: il messaggio del ministro Galletti

Inserito da - 22 Aprile 2015
Il Ministero dell'Ambiente pubblica sul suo portale il messaggio del ministro Gian Luca Galletti per la Giornata della Terra nel quale il ministro sottolinea l'importanza di una crescita sostenibile per garantire pace, equità e sviluppo

Sostenibilità: economia circolare e impegno delle imprese per lo sviluppo responsabile

Il concetto di sostenibilità ha assunto un ruolo centrale nelle politiche ambientali, economiche e sociali degli ultimi decenni, trasformandosi in una vera e propria chiave interpretativa del futuro. La sostenibilità non si limita alla tutela ambientale, ma comprende anche la giustizia sociale, la resilienza economica e l’efficienza delle risorse, ponendosi come obiettivo sistemico da perseguire a livello locale e globale.
Tra i paradigmi che hanno rivoluzionato il modo di pensare la produzione e il consumo vi è quello dell’economia circolare, un modello che punta a ridurre al minimo gli sprechi, estendere il ciclo di vita dei prodotti e rigenerare i materiali all’interno di un sistema chiuso. A supportare questa trasformazione vi sono orientamenti strategici nazionali e internazionali.

Economia circolare: principi guida e quadro normativo

L’economia circolare rappresenta una risposta concreta alla crisi climatica, alla scarsità delle risorse naturali e alla crescente produzione di rifiuti. A differenza del modello lineare “prendi-produci-smaltisci”, quello circolare si basa su rigenerazione, riutilizzo, riciclo e condivisione. Gli obiettivi principali sono: ridurre l’impatto ambientale, migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse, promuovere la durabilità dei beni e favorire la simbiosi industriale.

A livello europeo, il Piano d’Azione per l’Economia Circolare lanciato dalla Commissione Europea nel 2020, nell’ambito del Green Deal, ha introdotto misure vincolanti e raccomandazioni in settori chiave come plastica, tessile, edilizia, elettronica e mobilità. Le principali direttrici includono:
• ecodesign dei prodotti e diritto alla riparazione;
• riduzione dei rifiuti e aumento del tasso di riciclo;
• responsabilità estesa del produttore;
• criteri ambientali minimi negli appalti pubblici (CAM);
• tracciabilità delle materie prime critiche e approccio “zero pollution”.
In Italia, il Piano Nazionale per l’Economia Circolare si integra con la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e con le misure del PNRR. Il recepimento delle direttive UE sui rifiuti e sull’uso efficiente delle risorse ha comportato importanti aggiornamenti legislativi (D.Lgs. 116/2020 e ss.), oltre alla creazione di strumenti come il RENTRI per la tracciabilità elettronica e la piattaforma nazionale per la simbiosi industriale.