Ricerca in salute e sicurezza sul lavoro: le priorità EU-OSHA

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L’Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro ha individuato le aree principali al fine di aiutare l’Europa a raggiungere i suoi obiettivi per il 2020


L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha individuato le aree prioritarie fondamentali per la ricerca in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL) al fine di aiutare l’Europa a raggiungere i suoi obiettivi per il 2020.
Le priorità sono state fissate intorno a quattro temi principali:
(1) cambiamento demografico;
(2) globalizzazione e cambiamenti nel mondo lavorativo;
(3) nuove tecnologie sicure;
(4) nuova o maggiore esposizione professionale ad agenti chimici e biologici.

Le risposte dell’EU-OSHA alle sfide che attualmente attendono l’Europa sono descritte in dettaglio in una relazione intitolata Priorità per la ricerca sulla sicurezza e la salute sul lavoro in Europa: 2013-2020. La relazione sottolinea il fatto che la ricerca nell’ambito della SSL può contribuire al conseguimento degli obiettivi stabiliti dalla strategia Europa 2020 e dal programma Orizzonte 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Pertanto, l’EU-OSHA intende dare un seguito a questa relazione e organizzerà un seminario nel 2014 per discutere di un elenco ristretto di priorità di ricerca in materia di SSL e dei prossimi passi da compiere.
Tenendo conto dei più recenti sviluppi delle conoscenze scientifiche in questo campo, dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e delle tendenze che hanno un impatto sulla SSL, la relazione esamina varie sfide quali:
• Cambiamento demografico – mano a mano che la popolazione europea invecchia, la sfida consiste nel consentire ai lavoratori anziani di rimanere attivi e produttivi più a lungo e aumentare la percentuale di lavoratori anziani nel mondo del lavoro. Un aumento dei tassi di occupazione femminile significa che abbiamo bisogno di una migliore comprensione delle questioni di SSL che riguardano specificamente le donne. Anche il fenomeno della migrazione accresce la varietà della forza lavoro. Dobbiamo comprendere come adattare la progettazione del luogo di lavoro e l’organizzazione del lavoro per affrontare questi mutamenti nella composizione della forza lavoro.
• Globalizzazione e cambiamenti nel mondo lavorativo – la ristrutturazione delle organizzazioni, la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e il passaggio dalla produzione ai servizi hanno condotto alla precarietà e all’intensificazione del lavoro, a nuovi modelli lavorativi e a orari di lavoro spesso impossibili. Questi fattori aumentano l’esposizione dei lavoratori a rischi psicosociali. È necessario comprendere meglio i legami tra fattori di rischio psicosociali e morbilità e mortalità, al fine di elaborare efficaci strategie di prevenzione.
• Nuove tecnologie – mano a mano che l’Europa progredisce verso un’economia più verde e più sostenibile, si rivolge una maggiore attenzione alle tecnologie basate sulle energie rinnovabili e alla gestione e al riciclaggio dei rifiuti. Questi settori relativamente nuovi e ancora in evoluzione portano con sé nuovi rischi, per esempio l’esposizione a campi elettromagnetici o a rischi biologici. Occorre comprendere questi rischi e assicurare che la ricerca in materia di SSL sia integrata nella progettazione e nello sviluppo di tutti i nuovi processi e tutte le nuove tecnologie (prevenzione attraverso la progettazione).
• Nuova o maggiore esposizione ad agenti biologici e chimici – gli infortuni mortali sono in diminuzione, ma sono in aumento i decessi causati da malattie professionali. Lo sviluppo di prodotti e materiali innovativi e la svolta verso un’economia efficiente dal punto di vista delle risorse e a basse emissioni di carbonio hanno condotto a nuove tecnologie, facendo così emergere nuove sfide in materia di SSL. I lavoratori sono esposti a un numero crescente di agenti biologici e chimici, interferenti endocrini, nuove tecnologie come la nanotecnologia, nonché a combinazioni o miscele di sostanze pericolose. Sono necessari metodi migliorati di rilevazione e individuazione per garantire l’utilizzo sicuro di tali agenti chimici e biologici.

Redazione InSic

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