La sicurezza sul lavoro nei porti

Sicurezza nei porti: necessità e investimento strategico

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La sicurezza nelle aree portuali è il tema al centro della prima tappa della 13ª Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza, ospitata a Salerno e promossa dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno.

Sicurezza nei porti: il ruolo chiave delle istituzioni e della politica

L’incontro ha preso il via con i saluti istituzionali del presidente dell’Ordine di Salerno, Raffaele Tarateta.

Un contributo significativo è stato portato in video dal Ministro del Lavoro Marina Calderone, che ha rimarcato: “Sicurezza e sviluppo produttivo sono un binomio inscindibile… Competenze, professionalità e capacità di stare al passo con i cambiamenti sono parole chiave che devono accompagnarsi però a una diffusa e consapevole prevenzione degli infortuni, attività di prevenzione a cui tutti noi, nei diversi ruoli, siamo chiamati a dare il nostro contributo. È possibile farlo proprio partendo dalla condivisione di buone prassi e da analisi attente dei rischi e delle metodologie per minimizzarli”.

In collegamento, il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto ha annunciato la formazione di una commissione dedicata alla revisione del Codice penale, affinché il contrasto alle “morti bianche” unisca sanzioni e prevenzione: “Il numero delle morti bianche ci obbliga a formare, su questo tema, una commissione per la revisione delle norme del codice penale… Serve un lavoro di squadra… Servono adempimenti premianti”, ha dichiarato.

Dal Ministero dell’Interno, il Sottosegretario Emanuele Prisco ha evidenziato l’importanza di potenziare la sicurezza antincendio nei porti, “lavorando con Vigili del Fuoco e Capitanerie, con una importante attività dei professionisti antincendio.”

Investire in sicurezza sul lavoro: un vantaggio competitivo per i porti

Tiziana Petrillo, Consigliera del CNI con la delega alla sicurezza e prevenzione incendi, ha descritto l’evento nazionale come un percorso articolato in tre tappe, dedicate in parte ai porti ma con un approccio trasversale. La sicurezza, ha affermato, “va intesa come investimento strategico… L’efficientamento della sicurezza porta a maggiore competitività. Qualsiasi pianificazione deve partire dai dati che ci permettono di individuare gli elementi critici. All’interno dei porti, sebbene si registri un calo di incidenti, resta alto il rischio, superiore a quello degli altri settori. Bisogna puntare sui meccanismi premianti e migliorare la governance di tutto il processo. Infine, va implementata la formazione”.

Incidenti portuali: focus su dinamiche e fattori di rischio

In base ai dati resi disponibili da Inail ed elaborati dal Centro Studi CNI, il settore dei trasporti e della gestione e movimentazione delle merci si caratterizza come uno dei comparti produttivi a più elevato rischio di incidenti sul lavoro, sebbene negli ultimi anni siano stati compiuti notevoli progressi in termini di prevenzione e di contrasto a situazioni di pericolo. Si registra, infatti, una flessione dell’8% dei casi denunciati tra il 2019 ed il 2023, a fronte di una flessione del 7% a livello nazionale.

Rischi più frequenti in ambito portuale e aree prioritarie di intervento

Secondo i case study condotti dall’Inail su contesti marittimo-portuali, tra i rischi più frequenti figurano ribaltamenti e investimenti, cadute dall’alto o in profondità e proiezione di oggetti pesanti.

Le analisi dei dati hanno evidenziato tre aree chiave su cui agire:

  • Percezione del rischio: la causa primaria dell’incidente è spesso la scarsa percezione del rischio; errori e distrazioni personali responsabili di molti infortuni.
  • Evoluzione tecnologica: i macchinari intelligenti, pur aumentando produttività, richiedono nuovi criteri di valutazione della sicurezza.
  • Dispositivi di protezione individuale (DPI): è necessario investire in DPI personalizzati e in formazione mirata sul loro uso, in linea con le mansioni specifiche.

Formazione e innovazione: le chiavi del cambiamento

La giornata ha sottolineato come l’aggiornamento professionale continuo, il miglioramento della percezione del rischio e l’innovazione negli strumenti e nei DPI siano dunque fattori fondamentali per favorire un ambiente lavorativo più sicuro e competitivo.

Fonte: CNI

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