Gli impianti di controllo accessi rappresentano una componente essenziale nella strategia di prevenzione dei rischi per la sicurezza nei luoghi di lavoro, contribuendo a limitare l’ingresso di soggetti non autorizzati. Il panorama tecnologico di questi sistemi è molto ampio, spaziando da soluzioni tradizionali a badge magnetico fino ai più moderni sistemi biometrici, oggi più accessibili anche dal punto di vista economico. In questo articolo vediamo cosa sono e quali sono gli impianti di controllo accessi, gli aspetti che riguardano il trattamento dati e la progettazione.
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Impianti di controllo accessi: a cosa servono
Gli impianti di controllo accessi possono rientrare fra gli impianti che contribuiscono a prevenire e mitigare possibili rischi che coinvolgano i lavoratori. Si pensi, ad esempio, all’utilizzo di sistemi a doppia porta interbloccata, che possono essere attraversati solo da una persona alla volta, purché dotata di appropriate credenziali di ingresso.
È evidente che questa soluzione non può essere adottata in un centro commerciale, ma non c’è dubbio che in alcune applicazioni un efficiente ed efficace sistema di controllo accessi limiti la possibilità di penetrazione a un terzo non autorizzato, che successivamente potrebbe rivelarsi mosso da intento criminoso (si pensi ad una gioielleria).
Impianti di controllo accessi: quali sono
I sistemi di controllo accesso oggi disponibili sono numerosissimi e vanno dagli ormai obsoleti sistemi, basati su un lettore di tessera con banda magnetica, a raffinati sistemi in grado di catturare e riconoscere una caratteristica biometrica del soggetto che richiede l’accesso.
Anche a questo proposito, vale la pena di fare presente che il costo di questi dispositivi nel tempo si è ridotto in maniera significativa e non c’è dubbio che l’utilizzo di sistemi biometrici permetta di compiere un salto di qualità nell’affidabilità del riconoscimento del soggetto, che richiede l’accesso.
Controllo accessi e dati personali
Mentre la tecnologia avanzava rapidamente ed i costi diminuivano, rimanevano però in vigore numerosi ostacoli all’installazione di questi sistemi, in virtù di timori, da parte delle autorità costituite, di una possibile violazione dei dati personali del soggetto coinvolto. La situazione è cambiata in modo significativo, alla fine del 2014, quando l’autorità Garante italiana, recependo le indicazioni già ormai diffuse in Europa, ha pubblicato un nuovo provvedimento sulla biometria, in data 12/11/2014, che ha allargato in maniera significativa le maglie, consentendo l’installazione di impianti a base biometrica, secondo modalità meno restrittive. Anche in questo caso, raccomandiamo a chi è coinvolto nella progettazione di questi impianti di leggere attentamente questo provvedimento, facilmente reperibile su Internet.
Impianti di controllo accessi: la progettazione
Per quanto invece riguarda gli aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione degli impianti di controllo accessi, ricordiamo che è disponibile una preziosa norma, la EN 60389, che offre delle dettagliate linee guida per procedere alla progettazione dell’impianto. Indi si passa alla scelta e all’installazione degli apparati, facendo riferimento ad una serie normativa europea, la EN 50133. Ancora una volta, solo un impianto corrispondente a questa norma può essere ritenuto eseguito a regola d’arte.
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