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12:14 -- 28 Maggio 2025Esperto in Gestione dell’Energia: corso di formazione conforme alla UNI 11339
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Seminari tecnici al Safety Expo Prevenzione Incendi: normativa, progettazione e case history
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News e aggiornamenti normativi in materia di tutela ambientale: le principali modifiche al Testo Unico Ambiente, i provvedimenti ministeriali e degli enti di settore, dalle associazioni ambientali e dal mondo della ricerca.
Le novità per il settore delle autorizzazioni ambientali e delle procedure di bonifica dei siti inquinati e la gestione dei rifiuti, il loro trattamento, smaltimento e trasporto.
Le strategie nazionali ed europee in materia di inquinamento dell’aria, acqua, suolo e sulle restrizioni all’uso di sostanze pericolose.
Focus specifici sul mondo della sostenibilità ambientale, bandi, finanziamenti e iniziative per il settore delle energie rinnovabili.
Nuovi limiti PFAS, aggiornamento PSA, nuovi requisiti ReMaF e autocontrolli negli edifici prioritari: ecco cosa cambia con il decreto 102/2025.
Revoca dell’AIA se il progetto non rappresenta in modo veritiero lo stato dei luoghi: la sentenza n. 4859/2025
Il Consiglio di Stato conferma: l’AIA può essere revocata se lo stato dei luoghi è descritto in modo parziale o impreciso. Ecco cosa stabilisce la sentenza 4859/2025.
Spedizioni di rifiuti: in vigore le nuove regole UE per lo scambio elettronico di dati
Pubblicato il Regolamento di esecuzione Ue 2025/1290: requisiti tecnici per lo scambio elettronico dei dati sulle spedizioni di rifiuti. Obbligo dal 21 maggio 2026 DIWASS. Scopri cosa cambia.
Agrivoltaico 2025: nuovo Decreto del MASE e FAQ ufficiali aggiornate
Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato il DM 19 giugno 2025 n. 149, che apporta modifiche significative al DM 436/2023, che disciplina il sistema agrivoltaico italiano. Vediamo cosa cambia in termini di tempistiche e sanzioni.
Qualità dell’aria indoor nei trasporti: test e analisi comparativa di dispositivi per il monitoraggio
La qualità dell’aria indoor in contesti particolari come le carrozze ferroviarie è stata spesso trascurata, nonostante l’accumulo di sostanze come CO2, monossido di carbonio (CO), VOC e particolato (PM) possa provocare gravi problemi respiratori e…
Batterie: definita la metodologia per calcolare efficienza di riciclaggio e recupero materiali
Pubblicato in GUUE il Regolamento Delegato (UE) 2025/606, che definisce la metodologia per il calcolo e la verifica dei tassi di efficienza di riciclaggio e di recupero dei materiali dai rifiuti di batterie, oltre al…
Il Nuovo Regolamento europeo sulle Batterie: le novità e gli obiettivi ambientali
Facciamo il punto sulle principali disposizioni del Regolamento, il campo di applicazione e soprattutto le novità apportate alla disciplina europea.
Autorizzazione non ancora efficace: è gestione illecita di rifiuti
Se un gestore riceve rifiuti da terzi sulla base di un’autorizzazione valida, ma non efficace, incorre nel reato di gestione non autorizzata di rifiuti di cui all’art. 256 d.lgs. n. 152/2006. Seguiamo un caso specifico…
Dallo Specialista al Manager: come cambia la professione HSE con la nuova norma UNI 11720:2025
La revisione della norma UNI 11720:2025 segna un’importante evoluzione per le professioni operanti nell’ambito della Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE - Health, Safety and Environment), vediamo in che termini.
Sostanze chimiche pericolose: ultimi aggiornamenti ECHA sulle SVHC
L’ECHA fornisce aggiornamenti periodici sull’introduzione di nuove sostanze chimiche nella lista delle candidate all’autorizzazione per le loro proprietà estremamente preoccupanti – SVHC. Seguiamo le ultime modifiche.
Tutela ambientale: normative, strategie e sostenibilità
La tutela ambientale rappresenta oggi una delle sfide più urgenti e complesse a livello globale. In un contesto di crescente attenzione al cambiamento climatico, alla qualità dell’aria, alla salvaguardia delle risorse naturali e al corretto trattamento dei rifiuti, la normativa ambientale è diventata un pilastro fondamentale delle politiche pubbliche e dell’azione industriale. In Italia, il punto di riferimento normativo è il Testo Unico dell’Ambiente (D.Lgs. 152/2006), che disciplina in modo organico e articolato tutte le materie ambientali, dalla gestione dei rifiuti alla bonifica dei siti contaminati, dalla tutela delle acque alla prevenzione dell’inquinamento atmosferico.
Le modifiche normative e i provvedimenti recenti
Il Testo Unico è oggetto di continui aggiornamenti per recepire direttive europee, sentenze della Corte di Giustizia UE, sviluppi tecnologici e mutate esigenze sociali. Tra le principali modifiche recenti, si segnalano gli interventi sul sistema delle autorizzazioni integrate ambientali (AIA), l’adeguamento dei criteri per la valutazione di impatto ambientale (VIA) e la semplificazione delle procedure di bonifica per i siti inquinati.
I provvedimenti ministeriali e degli enti di settore, come ISPRA e le ARPA, definiscono nel dettaglio i criteri tecnici, le linee guida operative, e le modalità di monitoraggio.
Autorizzazioni ambientali e gestione dei rifiuti
Uno dei nodi centrali della normativa è rappresentato dal sistema autorizzativo. Le imprese non soggette ad AIA e a VIA possono beneficiare dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA). Una nuova procedura autorizzatoria semplificata.
Il ciclo dei rifiuti è al centro di una strategia che punta sempre più verso l’economia circolare. I rifiuti non devono più essere considerati uno scarto, ma una risorsa: per questo motivo la normativa promuove pratiche di raccolta differenziata, recupero, riduzione dei conferimenti in discarica e tracciabilità digitale attraverso il Registro Elettronico Nazionale (RENTRI).
Le procedure di bonifica dei siti inquinati sono state semplificate con l’introduzione di protocolli tecnici uniformi e l’obbligo per i soggetti responsabili di avviare interventi tempestivi, previa caratterizzazione dei suoli e definizione degli obiettivi di risanamento. Si punta a ridurre i tempi amministrativi e favorire il riuso delle aree industriali dismesse, con importanti ricadute sul tessuto urbano e produttivo.
Strategie contro l’inquinamento e uso delle sostanze pericolose
A livello nazionale ed europeo, si susseguono strategie e piani d’azione volti a combattere l’inquinamento di aria, acqua e suolo. Tra questi, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e il Green Deal europeo pongono l’accento sulla necessità di ridurre le emissioni di gas serra, migliorare la qualità dell’aria nelle città e contenere l’impatto delle attività antropiche sull’ecosistema.
Le direttive europee, recepite nella normativa italiana, impongono limiti sempre più stringenti alle emissioni industriali, al rilascio di microparticelle e sostanze pericolose nei corpi idrici, e alla diffusione di composti organici volatili. Particolare attenzione viene data alle sostanze pericolose soggette a restrizioni e divieti, come nel caso del regolamento REACH e delle misure sull’uso dei pesticidi in agricoltura.
Sostenibilità ambientale, energie rinnovabili e opportunità di finanziamento
La sostenibilità ambientale è diventata una componente essenziale delle politiche industriali, urbane e sociali. Le imprese, spinte da regolamenti sempre più esigenti ma anche da una crescente sensibilità dei consumatori, adottano modelli produttivi a basso impatto, implementano sistemi di gestione ambientale certificati (ISO 14001), e investono in progetti green.
Nel settore delle energie rinnovabili, le iniziative pubbliche e private si moltiplicano. L’obiettivo è la progressiva sostituzione delle fonti fossili con energie pulite come il fotovoltaico, l’eolico, il biometano. La normativa favorisce lo sviluppo di questi impianti attraverso semplificazioni autorizzative, incentivi economici (come i bandi del GSE o le misure del PNRR), e l’accesso a strumenti finanziari agevolati.
Infine, la comunicazione ambientale e l’educazione alla sostenibilità assumono un ruolo sempre più strategico. Promuovere la consapevolezza tra cittadini, studenti e stakeholder aziendali è fondamentale per costruire una cultura della responsabilità ambientale diffusa e duratura. La transizione ecologica non può avvenire solo per decreto, ma richiede un coinvolgimento attivo, informato e condiviso da tutta la società.