Unione Europea

Legge europea bis/Legge di delegazione europea bis in esame al Senato

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I disegni di Legge europea bis e di Legge di Delegazione europea bis sono stati approvati alla Camera e passano quindi al Senato: adegueranno il diritto interno alle disposizioni europee anche in materia di sicurezza relativamente alla predisposizione del DVR in caso di nuova azienda e di aggiornamento della valutazione dei rischi, ma anche in tema di sicurezza dei lavoratori marittimi.

Legge europea bis/Legge di delegazione europea bis in esame al Senato
I disegni di Legge europea 2013 bis e di Legge di delegazione europea bis continuano il loro percorso in Senato, dopo il via libera accordato dalla Camera dei Deputati in data
11 giugno per il disegno di legge (C. 1864-A) “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013-bis”.
-10 giugno per il disegno di legge “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre” (C. 1836-A).

Il Disegno di Delegazione europea bis

Il disegno di legge di delegazione europea – II semestre (A.C. 1836-A) contiene principi e criteri direttivi per il recepimento di 19 direttive, di cui 2 inserite nell’allegato A e 17 nell’allegato B( per queste ultime è previsto il parere delle Commissioni parlamentari sullo schema di decreto legislativo di recepimento presentato dal Governo).
Fra queste, quelle che interessano il comparto sicurezza riguardano
-la direttiva 2012/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, che modifica la direttiva 2008/106/CE concernente i requisiti minimi di formazione per la gente di mare (termine di recepimento: 4 luglio 2014; per l’articolo 1, punto 5, termine di recepimento: 4 gennaio 2015);

La Legge europea bis

Nel disegno di Legge europea bis (C. 1864-A), sono contenute disposizioni di natura eterogenea volte ad adeguare l’ordinamento giuridico italiano all’ordinamento europeo: si mira a chiudere 12 procedure di infrazione, risolvere 14 casi di pre-contenzioso, conformare l’ordinamento italiano a principi interpretativi stabiliti da 4 sentenze emesse dalla Corte di giustizia europea su rinvii pregiudiziali di giudici nazionali – prevenendo il possibile avvio di nuove procedure di infrazione – nonché a dare tempestiva e piena attuazione a 8 atti normativi dell’UE, prevenendo anche in questo caso nuove eventuali procedure di infrazione.

Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, la Legge europea bis mira a chiudere
la Procedura di infrazione n. 2010/4227: Valutazione del rischio in caso di nuova impresa/aggiornamento delle misure di prevenzione (art. 10)
Procedura di infrazione n. 2011/2098: per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nel settore delle navi da pesca (art. 11).

Per quanto riguarda la prima infrazione, il disegno di Legge Europea bis, se approvato, prevede modifica al Testo Unico di Sicurezza, in particolare all’articolo 28 comma 3 bis, prevedendo che anche in caso di costituzione di nuova impresa, il datore di lavoro dovrà dare immediata evidenza tramite apposita documentazione degli adempimenti collegati alla valutazione del rischio (di cui agli articoli del comma 2 lett b), c), d), e),f) e al comma 3. A tale documentazione potrà accedere il RLS.
Mentre, all’articolo 29 comma 3 del TUS, viene aggiunto un nuovo periodo in base al quale “Anche in caso di rielaborazione della valutazione dei rischi, il datore dovrà darne immediata evidenza con apposita documentazione, sull’aggiornamento delle misure di prevenzione (a tale documentazione potrà sempre accedervi il RLS)

Per quanto riguarda il settore pesca, previsto un intervento di coordinamento del legislatore fra le disposizioni del D.Lgs. 17/8/1999 e il testo unico, attraverso un decreto legislativo attuativo che dovrà coordinare le disposizioni vigenti con le convenzioni internazionali in materia, garantire il rispetto dei livelli di protezione e sicurezza, nonché diritti e prerogative dei lavoratori, e applicare la normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro compatibilmente con le peculiarità del settore (vedi le lett a)-g) dell’articolo 11 del DDL).

Per saperne di più:
Legge europea e Legge di Delegazione

Previste dalla Legge n. 234 del 2012, La Legge europea e la Legge di delegazione, sono due strumenti di adeguamento all’ordinamento dell’Unione Europea, che sostituiscono la vecchia Legge comunitaria:
la Legge di Delegazione europea prevede disposizioni di delega necessarie per il recepimento delle direttive e degli altri atti dell’Unione Europea
la Legge europea, che contiene norme di diretta attuazione volte a garantire l’adeguamento dell’ordinamento nazionale all’ordinamento europeo, con particolare riguardo ai casi di non corretto recepimento della normativa europea.
Finora sono state presentate due Leggi europee (la prima è la Legge europea 2013 -legge 6 agosto 2013, n. 97)e due Leggi di Delegazione (la prima è la Legge di delegazione europea 2013 -legge 6 agosto 2013, n. 96): tale possibilità è prevista nella Legge 234/2012 qualora si rilevino ulteriori esigenze di adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea.

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Redazione InSic

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