Migliorare le condizioni di lavoro nelle aziende del settore tessile e dell’abbigliamento in Bangladesh è fondamentale per raggiungere una crescita sostenibile nel paese, sostiene un nuovo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).
Secondo il rapporto, negli ultimi due decenni il Bangladesh ha conosciuto una crescita relativamente elevata, principalmente grazie all’esportazione di prodotti tessili. Nel 2011, il paese rappresentava il 4,8 % delle esportazioni globali del tessile, contro appena lo 0,6% del 1990.
Ma la crescita non regolamentata di questo settore ha contribuito a deteriorare le condizioni di lavoro rappresentando quindi un ostacolo allo sviluppo sostenibile e, peggio ancora, portando a gravi incidenti sul lavoro.
Gli incidenti recenti hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale la questione della salute e sicurezza sul lavoro nel settore tessile e abbigliamento del Bangladesh, tra questi ricordiamo l’incendio in una fabbrica del novembre 2012 in cui persero la vita 117 lavoratori e il crollo del Rana Plaza nell’aprile 2013 in cui morirono 1.129 persone, quest’ultimo rappresenta uno dei più gravi incidenti industriali mai registrati.
Benché il governo abbia avviato negli ultimi 6 mesi azioni concrete sul tema della salute e sicurezza, le cattive condizioni di lavoro restano un problema diffuso in molte aziende del paese, in particolare nel settore del tessile e abbigliamento.
Inoltre, la copertura della protezione sociale in Bangladesh è tra le più basse della regione. Nel 2010, meno del 10% dei poveri delle aree urbane aveva accesso all’assistenza sociale.
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