“Basta piangersi addosso, l’Italia chiude la pagina vergognosa del dissesto doloso e per la prima volta investe in sicurezza e difesa idrogeologica non inseguendo le emergenze ma facendo prevenzione”, così Erasmo D’Angelis, coordinatore della Struttura di missione di Palazzo Chigi #italiasicura contro il dissesto idrogeologico intervenendo lo scorso 18 marzo a Milano all’appuntamento organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi con il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il Presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti e il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano.
“È il nostro obiettivo e il test di questi mesi dimostra che ce la faremo, con un lavoro di squadra. In otto mesi abbiamo aperto o riaperto 783 cantieri per 1.072 milioni dei 2,3 miliardi recuperati e non spesi negli ultimi 15 anni. Il resto – ha continuato D’Angelis – diventerà cantiere nel corso del 2015. È partito il piano delle 14 città metropolitane con un investimento complessivo di 1.2 miliardi per opere da Genova a Milano da Firenze a Messina. Abbiamo finalmente un piano nazionale con 7.152 opere da pianificare in tutte le Regioni ed è stata già definita una spesa mai finanziata in Italia per 9 miliardi complessivi”.
“Cosa serve? – ha concluso D’Angelis – serve coscienza del rischio, conoscenza dei fenomeni, autodifesa nel tempo dei cantieri, ridare dignità e ruolo ai geologi, una buona pianificazione urbanistica e per moltissimi comuni la fine dell’occupazione di suoli selvaggia e senza criterio. Non siamo meno attrezzati del Giappone o della California o del nord Europa e possiamo finalmente difenderci con questo approccio culturale nuovo che produrrà anche molta occupazione”
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