Reti idranti, i progetti UNI in vista

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La Commissione Protezione attiva contro gli incendi ha elaborato – e sottoposto ora a inchiesta pubblica finale – due progetti di norma che trattano la progettazione, installazione ed esercizio di reti di idranti (progetto U70001710) e reti di idranti a secco (progetto U70001730).

Il primo documento “Impianti di estinzione incendi – Reti di idranti – Progettazione, installazione ed esercizio” specifica i requisiti costruttivi e prestazionali minimi da soddisfare nella progettazione, installazione ed esercizio delle reti di idranti destinate all’alimentazione di apparecchi di erogazione antincendio. Tali requisiti, in assenza di specifiche disposizioni legislative, sono fissati in relazione alle caratteristiche dell’attività da proteggere.
La futura norma si applica agli impianti da installare o da modificare, a seguito della valutazione del rischio di incendio, nelle attività sia civili sia industriali.
Il progetto “Impianti di estinzione incendi – Reti di idranti a secco – Progettazione, installazione ed esercizio” – futura specifica tecnica – si riferisce invece alle reti di idranti antincendio con tubazioni non permanentemente in pressione d’acqua (a secco).
Una rete di idranti antincendio viene definita “rete a secco” qualora le sue tubazioni siano vuote durante il normale esercizio e riempite da acqua in pressione al momento dell’attivazione. La rete a secco può essere generalmente vuota (piena d’aria a pressione atmosferica) oppure in leggera sovrappressione di aria o gas inerte al solo fine di verificarne, nel tempo, l’integrità.
La progettazione e l’installazione delle reti di idranti a secco devono essere condotte tenendo conto delle loro condizioni di utilizzo che coinvolgono un fluido diverso dalla sola acqua (aria/acqua); occorre pertanto, nella progettazione e nella selezione dei componenti prestare particolare attenzione ai requisiti di: compatibilità dei materiali, sicurezza dell’utilizzatore, resistenza alla corrosione.
Per entrambi i progetti l’inchiesta pubblica finale terminerà il prossimo 3 dicembre. Chi fosse interessato può inviare i propri commenti utilizzando l’apposito modulo online nella sezione NORMAZIONE > UNI: inchiesta pubblica finale.

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Redazione InSic

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