
Sono numerose le situazioni in cui
la mancanza di illuminamento ordinario (luce naturale o artificiale) può essere motivo di pericolo per le persone presenti, soprattutto nei luoghi accessibili al pubblico o soggetti ad affollamento in cui, in mancanza di illuminazione ordinaria causata da eventi catastrofici quali incendi o terremoti, è necessario
un rapido ed ordinato sfollamento dei locali al fine di evitare pericoli per le persone connessi anche alla possibile insorgenza di fenomeni di panico.
In generale, negli ambienti dove si svolgono attività di lavoro dipendente o può esservi presenza di pubblico, leggi e norme specifiche impongono l'installazione di
apparecchi per l'illuminazione di emergenza che intervengano automaticamente quando l'illuminazione ordinaria viene a mancare.
Nell'articolo
"L'illuminazione un elemento essenziale della strategia antincendio", di
G. Tripi, pubblicato sulla
rivista Antincendio n. 10/2013, che troverete in allegato, vengono riportati innanzitutto le normative di riferimento per l'illuminazione di sicurezza, con riferimento in particolare al
Testo Unico di Sicurezza, alle norme CEI ed UNI. Un'utile tabella raccoglie le
Regole tecniche di prevenzione incendi che riportano specifici requisiti per l'illuminazione, per gruppo di attività.
Infine, un'analisi della
UNI EN 1838, applicabile principalmente ai luoghi destinati all'accesso al pubblico o dei lavoratori, che definisce i requisiti illuminotecnici minimi dei sistemi di illuminazione d'emergenza.