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Discariche abusive: condanna UE e risorse finanziarie in arrivo

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Durante il Consiglio dei Ministri (n.121) del 20 giugno, il Governo ha annunciato una dotazione finanziaria per la realizzazione degli interventi attuativi della sentenza di condanna della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 2 dicembre 2014 relativa alla procedura di infrazione comunitaria n. 2003/2007 sulle discariche abusive.
Si intende dotare delle necessarie risorse finanziarie il commissario straordinario nominato per la realizzazione degli interventi di adeguamento delle discariche abusive, oggetto della sentenza di condanna della Corte di Giustizia dell’UE del 2 dicembre 2014.

Con il DL 24 giugno 2016, n. 113 (Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio) sulla Gazzetta del 24 giugno, il Governo prevede il conferimento di queste risorse (art. 22)

Analizziamo il Decreto-Legge 24 giugno 2016, n. 113
In Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 24 giugno 2016, n. 113 che, nel riportare “Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio” prevede all’articolo 22 la dotazione finanziaria necessaria per gli interventi attuativi della sentenza di condanna della Corte di giustizia dell’Unione europea del 2 dicembre 2014 relativa alla procedura di infrazione comunitaria n. 2003/2007
All’articolo 22 del Decreto legge (ancora in attesa di conversione, ma vigente dal 25 giugno) si stabilisce che tutte le risorse finanziarie statali destinate, a qualsiasi titolo, alla messa a norma delle discariche abusive oggetto della sentenza di condanna, e non impegnate alla data di entrata in vigore decreto, ancorché già trasferite alle amministrazioni locali e regionali o a contabilità speciali, vengono revocate e assegnate al commissario straordinario nominato, su specifico conto di contabilità speciale, intestato a quello, presso la sezione di Tesoreria provinciale dello Stato di Roma. Entro i 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, il Ministero dell’Ambiente provvederà al trasferimento dei sopradetti fondi (art. 22 comma 2) e sempre entro 30 giorni dovranno effetturare il medesimo trasferimento anche le Regioni destinatarie delle risorse CIPE di cui alla delibera n. 60/2012 nonché quelle destinatarie dei fondi ordinari MATTM (APQ 8 Lazio, Serravalle Scrivia e Campo sportivo Augusta), già trasferiti ai bilanci regionali (art. 22 comma 3).
Si spiega poi all’art. 22 comma 4 che le somme saranno destinate a finanziare la realizzazione degli interventi di adeguamento delle discariche abusive oggetto di commissariamento europeo (decadono gli eventuali vincoli di destinazione esistenti su tali somme).
Entro il 30 settembre 2016, il Commissario straordinario riferirà al Cipe una informativa sulle risorse destinate e l’importo delle risorse finanziarie impegnate (art. 22 comma 5 e 6). Permesso alle Regioni contribuire alle attività di messa a norma delle discariche abusive con proprie risorse previa sottoscrizione di specifici accordi (art. 22 comma 7)

Ricostruiamo la vicenda…
La Corte di Giustizia ha dichiarato l’inadempimento generale e persistente dell’Italia per non aver imposto che, in ogni luogo in cui sono depositati rifiuti, essi siano catalogati e identificati e siano adottate tutte le attività necessarie a verificare lo stato di contaminazione delle aree.
La Corte ha poi imposto al nostro Paese di pagare ingenti sanzioni pecuniarie in riferimento a 218 discariche, per le quali gli interventi di bonifica erano ancora in corso nell’aprile 2013, una sanzione forfettaria una tantum che ammonta a 40 milioni di euro e una penalità semestrale determinata in 42 milioni e 800 mila euro, fino all’esecuzione completa della sentenza.
Rispetto ai 218 siti:• 4 costituiscono errori di censimento;• 48 risultano già bonificati;• 115 sono oggetto di interventi di ripristino ancora in corso;• 29 risultano finanziati con il Piano straordinario già illustrato;• per i rimanenti 16 si attende, come detto, il reperimento dei 54 milioni necessari mancanti per l’avvio degli interventi.

La penalità
La penalità può essere applicata in forma decrescente, cioè in maniera proporzionale alla risoluzione delle problematicità riscontrate nei siti oggetto di contestazione. Pertanto, ha spiegato il Ministro Gallettti in un’audizione (riportata sul sito del Ministero dell’Ambiente), “il pagamento della penalità potrà essere ridotto progressivamente in ragione del numero dei siti messi a norma, computando due volte le discariche contenenti rifiuti pericolosi; ciò significa che ogni semestre saranno detratti dall’importo stabilito 400 mila euro per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi messa a norma conformemente alla sentenza, e 200 mila euro per ogni altra discarica, scalando progressivamente l’importo della penalità”.

Con la Legge di Stabilità 2014, spiegava il Ministero dell’Ambiente, era stato istituito nello stato di previsione di spesa del Ministero dell’Ambiente un apposito fondo, con una dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli esercizi 2014 e 2015, destinato al finanziamento di un “piano straordinario di bonifica delle discariche abusive individuate in relazione alla procedura di infrazione comunitaria n. 2003/2077”.

Il Piano del 2015
Il Piano, approvato il 9 dicembre 2015, individuava interventi su complessive 45 discariche in procedura d’infrazione rispetto ai quali, in considerazione delle risorse limitate messe a disposizione dalla già citata Legge di Stabilità, sono stati adottati specifici criteri di finanziamento.
In particolare, è stata assegnata la massima priorità agli interventi in aree e discariche pubbliche ritenuti più rapidamente cantierabili dalle Regioni interessate; in secondo luogo si è deciso di garantire la copertura delle opere non immediatamente cantierabili.
Tali interventi, che sono in totale 29, hanno trovato copertura finanziaria a valere sulle risorse disponibili del fondo, che ammontano a circa 59,5 milioni di euro, e sono stati attuati attraverso gli Accordi di Programma Quadro già stipulati tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente e le Regioni Abruzzo, Puglia, Sicilia e Veneto.
Quanto alle 16 discariche per le quali sarebbero necessari interventi in sostituzione e in danno da effettuare nei confronti dei privati inadempienti (si tratta di discariche interessate dalla presenza di rifiuti pericolosi in Emilia-Romagna, Liguria ed Umbria), il Ministero in quella audizione sosteneva che “potranno essere finanziate solo attraverso il reperimento delle risorse, 54 milioni di euro, che vanno sommati ai 7 che risultano già disponibili da parte delle regioni, per un totale di 61 milioni di euro. Tale fabbisogno potrebbe trovare copertura finanziaria a valere sui Fondi Strutturali 2014-2020 assegnati alle Regioni interessate, come recentemente proposto negli emendamenti alla Legge di Stabilità 2015”.
Per ulteriori 6 aree di discarica oggetto della procedura d’infrazione 2003/2077 ricadenti all’interno dei Siti di bonifica di Interesse Nazionale (SIN) di Venezia, Mantova, Serravalle Scrivia e Priolo, è stata fatta richiesta, in via programmatica, di copertura finanziaria dei relativi interventi nell’ambito della ripartizione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per il periodo 2014 – 2020.

Riferimenti normativi:
DECRETO-LEGGE 24 giugno 2016, n. 113
Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio.

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Redazione InSic

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