Depurazione: question time del ministro Galletti

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Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato sul suo portale le risposte del ministro Galletti all’interrogazione a risposta immediata dell’On. Matarrese e altri – (Mancato adeguamento dei sistemi di depurazione alla normativa europea) svoltosi lo scorso 9 settembre presso la Camera dei Deputati


Il Governo è pienamente consapevole della situazione di criticità dello stato della depurazione e del collettamento sul territorio nazionale. Stiamo lavorando dal primo giorno con tutte le azioni di impulso necessarie a recuperare storici e inaccettabili ritardi che oggi non solo creano un danno ai nostri mari e alle nostre acque, ma ci pongono a rischio di pesanti sanzioni da parte dell’Ue.

Uno dei grandi problemi da risolvere è la difficoltà nello spendere le risorse stanziate, spesso bloccate da farraginosi procedimenti burocratici o dall’inefficienza delle realtà locali. Lo Sblocca Italia in proposito prevede la costituzione di un fondo, presso il Ministero dell’Ambiente, da alimentare con la revoca delle risorse stanziate dal CIPE nell’aprile 2012 destinate a 183 interventi nel settore della depurazione, per i quali ricorrano alcuni presupposti di impossibilità tecnica, progettuale, urbanistica, o di inerzia e sui quali, al 30 settembre 2014, non fossero stati assunti atti giuridicamente vincolanti.

Sempre lo Sblocca Italia prevede l’attivazione, entro il 30 settembre 2015, della procedura del potere sostitutivo del Governo, anche con la nomina di appositi Commissari, per gli interventi necessari all’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione oggetto di procedura di infrazione o di provvedimento di condanna della Corte di Giustizia dell’Unione europea per il trattamento delle acque reflue urbane.

A oggi abbiamo commissariato 13 interventi in due comuni della Sicilia (Misterbianco e Augusta), sono stati attivate le proposte di Commissariamento per complessivi 13 interventi in 10 comuni tra Campania e Sicilia. Risultano poi diffidati 58 interventi in 45 comuni tra Sicilia, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Marche, Veneto, Liguria, Abruzzo.

Dei 183 interventi previsti dalla delibera Cipe, dal novembre 2013 sono stati verificati dall’Unità Tecnica Specialistica appositamente costituita presso il mio Ministero 156 interventi e formulati 135 pareri tecnici sulla progettazione e sulle successive integrazioni. Sono partiti tavoli tecnici per l’individuazione di soluzioni organiche per gli interventi più ampi.

Si tratta di un lavoro lungo e complesso, ma irrinunciabile per garantire la sicurezza delle nostre acque e assicurare servizi adeguati ai cittadini.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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