Codice Appalti e ruolo dell’Ambiente: il commento di Galletti

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Il Governo ha annunciato il 3 marzo scorso l’approvazione in esame preliminare, del decreto legislativo sul Nuovo Codice appalti, di attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori speciali dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché sul riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Sul sito del Ministero dell’Ambiente, il Ministro commenta gli aspetti “ambientali” del decreto, in attesa della sua emanazione.

“Nel nuovo codice degli appalti l’ambiente assume una centralità senza precedenti: sono previste procedure più semplici per le emergenze e si riconosce alle prerogative ambientali un ruolo strategico e di garanzia per lo sviluppo sostenibile del Paese”.
Lo afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, commentando il provvedimento approvato in Consiglio dei Ministri.
“Da oggi – osserva Galletti – la progettazione degli interventi in materia ambientale sarà disciplinata da specifiche linee guida individuate anche con il concerto del ministero dell’Ambiente: questa novità vale sia nei casi in cui l’ambiente costituisca l’oggetto diretto dell’appalto, come ad esempio le bonifiche e la messa in sicurezza, ma anche per le attività in cui il legame con l’ambiente sia indiretto, come la costruzione di edifici, strade o le forniture per gli uffici”. “Altra novità – aggiunge il ministro – riguarda i cosiddetti criteri ambientali minimi, già rafforzati con le misure del Collegato Ambientale per gli appalti negli edifici pubblici, che diventano comuni a tutte le stazioni appaltanti”.

“Il testo – prosegue Galletti consente inoltre una procedura negoziata, senza previa pubblicazione del bando, per aggiudicare lavori urgenti di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati, ai sensi della normativa ambientale: una forte accelerazione che consentirà di compiere tempestivamente quegli interventi sul territorio che per loro natura non possono attendere i tempi ordinari, evitando ulteriori danni all’ambiente. Sono certo che il Parlamento potrà dare un ulteriore contributo a tutela dell’ambiente”.
“La trasversalità e la specificità della materia ambientale, già presente nella normativa europea – conclude Galletti – diventa dunque una realtà anche in Italia”

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Redazione InSic

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