Tragedia di Soma: sotto accusa le misure di sicurezza nelle miniere turche

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Sono oltre 200 (238 – fonte Agi) le vittime della esplosione nella miniera di Soma nella provincia occidentale di Manisa, 120 chilometri a nord di Smirne, 80 i feriti. Lo avrebbe riferito il premier turco, Recep Tayyp Erdogan, nel corso di una conferenza stampa assicurando un’indagine circa le cause della tragedia.

Al momento della deflagrazione erano al lavoro 787 minatori, 400 sono riusciti a salvarsi, 80 sono rimasti feriti, mentre ne restano intrappolati 120: così ha riferito il premier turco, Recep Tayyp Erdogan nel corso di una conferenza stampa tenuta sul posto.Durante tutta la notte scorsa sono proseguite le operazioni di soccorso. La maggior parte delle vittime è stata causata da avvelenamento da monossido e biossido di carbonio L’esplosione è partita da un incendio divampato all’interno della miniera, e rappresenta il più grave incidente di questo genere mai accaduto in Turchia.

I sindacati turchi hanno spesso denunciato il grande numero di incidenti, superiore alla media europea, a causa della mancanza di misure di sicurezza. Il 29 aprile scorso il principale partito di opposizione al Governo, aveva presentato un’interrogazione parlamentare proprio per denunciare gli incidenti sul lavoro avvenuti nella miniera.
Finora il peggior disastro di questo tipo registrato in Turchia era accaduto il 3 marzo 1992, in una miniera di carbone di Kozlu, nella loocalita’ di Zonguldak, vicino al Mar Nero, quando morirono 272 operai in un incendio causato da una fuga di gas. Nel 2013 si sono registrati 93 infortuni mortali nelle miniere del Paese, e nel novembre scorso 300 minatori si erano rinchiusi in fondo alla miniera di Zanguldak, nella regione del Mar Nero – dove nel 1992 una esplosione aveva fatto già 163 morti – per protestare contro le misure di sicurezza insufficienti.

Ora la problematica legata alla sicurezza nelle miniere passa sotto la lente delle istituzioni internazionali. Guy Ryder, presidente dell’ILO (Organizzazione internazionale del lavoro), in una nota, ha espresso la sua solidarietà per la morte dei minatori turchi ed ha rinnovato il contributo dell’Istituto per assicurare la sicurezza dei lavoratori in linea con le norme internazionali del lavoro per prevenire futuri incidenti.
Mentre il Governo turco decreta tre giorni di lutto nazionale arriva dall’UE un messaggio di cordoglio del presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, mentre Amnesty international ha chiesto “un’inchiesta imparziale e indipendente per l’accertamento delle responsabilità di funzionari dello Stato e di funzionari della compagnia che gestisce la miniera”.

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Redazione InSic

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