Le procedure d’infrazione a carico del nostro Paese salgono quindi a 120, di cui 81 riguardano casi di violazione del diritto dell’Unione e 38 attengono a mancato recepimento di direttive.
Per quanto riguarda il settore energetico, il 10 dicembre 2014 si segnalavano 4 procedure aperte, ora scese a tre, a seguito dell’archiviazione della procedura 2006/2378 sulla Violazione del diritto UE per la Non corretta trasposizione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell’edilizia.
Sono però ancora tre le procedure ancora aperte:
proc. 2013_2229: Mancato recepimento della direttiva 2011/70/Euratom del Consiglio, del 19 luglio 2011, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi
Proc. 2012_0368: Mancato recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia
Proc. 2011_0212: Mancato recepimento della direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE
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